mercoledì 4 settembre 2013

Africa sub sahariana. Garlic Bread, pane all'aglio. Namibia.


Siamo nella raccolta dei Pani e Lieviti, che include anche torte salate lievitate e crespelle: Pani e focacce; Focacce e pizze condite; Panini, baghels, blinis, gougere, lussekatter; Piadine, pani piatti; Non uzbeki; Brioche russe; Lieviti Farciti; Torte salate. Lievitate; Torte salate. Pizze focacce e tielle di scarolaCrêpes, crespelle, blinis.

Da Artemisia

Siamo in una raccolta: Monografie. Un'Africa approssimativamente sub sahariana, cucina inclusa. Le prime due foto: il Garlic Bread di Kulala Desert Lodge e quello di Utopia, Windhoek. Cucina del Sud Africa, quindi della Namibia. Pane da sballo. Le ultime due foto un mio tentativo. Questa la filosofia, poi variate se volete:

Mescolate, con 100g di burro salato morbido, un cucchiaio di origano, uno di timo, due di prezzemolo (tutto triturato), un limone (buccia grattugiata e succo), tre spicchi d'aglio ridotti in crema.

Affettate un piccolo filoncino di pane (fette di 2cm circa) senza arrivare fino in fondo.

Spalmate il composto tra le fette.

Avvolgete il pane in carta stagnola come una mummietta.

Mettetelo in forno già caldo a 180°, lasciatecelo per 15/20'.

Servire subito.






6 commenti:

isolina ha detto...

e quell bella robina a latere?

elena petulia ha detto...

Altra meraviglia.

acquaviva ha detto...

seguo con fervore i tuoi post namibiani! sai che nome prendono le pietanze che stai riproponendo in lingua locale? La zuppa di mais è quella che mi incuriosisce di più...

artemisia comina ha detto...

alcune ricette hanno nome inglese, le più recenti, le più cittadine (forse le varie vellutate...); altre africaans, tutte quelle che vengono dal sud africa speziato; altre hanno nomi anche nelle molte lingue locali; sul mais presto un post con la rava e la fava :)

artemisia comina ha detto...

Elena, questa è davvero una meraviglia da scostumatezze.

artemisia comina ha detto...

Isa, quella pentola sulle fiamme era solo la prima di una serie dove si tenevano in caldo le carni del braai, ovvero alla brace, che man man si andavano facendo.

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