Da Artemisia
Sto facendo alcuni dolci di Dolci a occhi chiusi guidata dai datteri; per via del fatto che ho un debole per i turbanti (vedi questo cake), nostalgia di amaretti (questa torta); e poi la primavera che avanza suggerisce di togliere la polenta dalla dispensa. Rustica, dice Mariapaola. Io che ho già un'amata ricetta di torta gialla, quella rusticità l'apprezzo. Note su piccole modifiche: il cherry brandy maison (di un'amica) tipo sangue di drago dà un vivo colore aranciato e resta nel gusto con la sua persistenza ciliegerrima; le prugne secche arrivo al punto di consigliarle perché nella granulosa rusticità scrocchiante si inserisce il loro velluto nero umido (tocchetti non microscopici).
Mescolare tre uova con 100g di zucchero, unirvi 100g di burro fuso intiepidito, un pizzico di sale, 200g di farina bianca, 150g di farina gialla a grana grossa, una bustina di lievito in polvere per dolci.
Aggiungete poco a poco 1dl abbondante di latte e 4 cucchiai di brandy (ho usato quello in cui ha macerato l'uvetta).
Sgocciolate l'uvetta, infarinatela, unitela al composto insieme a 80g di cedro o arancia canditi tagliati a tocchettini (sostituiti con 80g di prugne secche).
Versate il composto in una tortiera di 22cm di diametro imburrata e cosparsa di pan grattato (ho usato una fascia d'acciaio ad anello senza fondo).
Forno già caldo a 190° per 40'. Fate la prova dello stecchino per verificare la cottura.
5 commenti:
Bella questa torta, ma hai usato la farina gialla da polenta?
ciao
A.
sì, quella da polenta a grana grossa.
mentre l'altra torta di cui dò il link, sempre con la farina gialla, usa il fioretto, quella a grana fine.
Che brivido incontrare le creature rivisitate da mano così felice...
Grazie Artemisia!
mariapaola
grazie a te :)))
da tenere presente. Appena 'agguanto' il mais Marano.. la preparo
Clelia
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