Da
Artemisia Da una ricetta di
Coria,
Profumi di Sicilia, Vito Cavallotto ed
., Catania 2006,
2° ed.. Uso il bimby, quindi semplifico; la ricetta Coria con la sua procedura la trovate sotto. Siamo in area mussulmana: tutto il
Medioriente ha questo tipo di dolci. Guardate le famiglie
della balouza, o dellamuhallabia,
presenti anche in AAA. Direi che il rapporto amido - liquido è
soddisfacente; è il punto ciritico di queste creme. Dovendo decidere
quale
stampo, la mente ha vagato tra monoporzioni e stampo grande; infine ha
ricordato
un magnifico
stampo indiano di rame stagnato
da un litro che non avevo ancora utilizzato. Nella foto gli ingredienti
che fiancheggiano lo stampo colmo di crema sono per altri piatti della
cena. Nel menu di
Luglio 2017. Festeggiare comunque.
Rivolgetevi al bimby:
buttatevi dentro un litro di
latte di
mandorla, 200g di
zucchero, la buccia grattugiata di un
limone, 100g di
amido
per dolci (io amido di mais).
Fate cuocere a velocità 4, 90°, per 20’.
Inumidite con
acqua uno stampo da un
litro, versatevi la crema, fatela raffreddare. Mettetela in frigo.
Al momento
di servire, immergete lo stampo in acqua bollente – scaldata in largo
tegame - per qualche secondo, e
capovolgetelo su un piatto; se il biancomangiare non esce, ripetete fino a che
non si deciderà: credeteci, lo farà.
Se
avete
foglie di limone e
fiori di gelsomino non esitate a metterceli, quelle sotto e quelli accanto, e spolveratelo su con un po' di
cannella (non ho fatto nulla di tutto ciò, ma magari la prossima...).
La procedura di Coria
Questa la procedura – ripercorro il Coria quasi alla lettera
- per in non bimbyzzati: prendere un litro di
latte di mandorla, cavarne una tazza e metterla da parte,
mettere il resto in un pentolino su fuoco basso con 200g di
zucchero e la buccia
grattugiata di un
limone. Mettere in un’altra tazza 100g di
amido per dolci e aggiungere
la tazza di latte di mandorla tenuta da parte un po’ per volta, mescolando; infine filtrare per
essere certi di evitare grumi. Mettere l’amido sciolto nel pentolino e filtrato col resto
del latte, continuare a cuocere a fuoco basso e mescolando continuamente, fino a
che la crema non inizia a bollire e quindi ad addensarsi. Inumidire degli
stampini, versarvi la crema, farla raffreddare. Quando fredda, capovolgere gli
stampini, e servire il biancomangiare appoggiato su
foglie di limone, accompagnato
da
fiori di gelsomino e spolverato di un pizzico di
cannella.
Infine, qui sotto le pagine del Coria, che includono anche varianti; notate che
afferma che la ricetta originale è con latte di mandorla, e non come si dice
qua e là con latte di pecora o mucca. Io apportato una modifica
nella procedura Coria quando parlo ai non bimbyzzati: consiglio di non versare
l’amido latte, ma di fare viceversa, e di andarci piano, non tutto in un colpo:
così molti meno grumi, direi nessuno.