sabato 2 novembre 2019

Ottobre. Una Gulyasleves - Zuppa di goulash - dopo un film sulla difficile arte della verità


Ottobre 2019. Una Gulyasleves - Zuppa di goulash - dopo un film sulla difficile arte della verità. Le verità. Il film sembrava una passeggiata piena di battute con due dive - una diva, e la figlia piaga della diva, tutta turbamenti perchè trascurata, confrontata con bravure e narcisismi materni e altri fremiti fritti e rifritti sia al cinema che nella vita; film apparentemente salvato dalla bravura delle attrici - molto francesi; e anche il film, vivaddio era a Parigi. Presto si apprendeva, con sollievo degli spettatori, che tali verità - l'egoismo della diva e la sofferenza della figlia accartocciata - erano due sòle. E si insinuava qualcosa di giapponese, un Altro Occhio, che suggeriva che non c'è verità senza copione, che la verità è sempre detta ad hoc, di più, pensata ad hoc per qualcuno che sa apprezzare che sia un copione detto per lui, pensando a lui, volendo bene a lui, e che tal copione è la trasformazione del bioccolo delle emozioni in filo e tessuto assai cangiante. Aggiungo: due uomini apparentemente maginali perchè senza palle, e invece capaci proprio per questo di tenere in piedi - anche loro - tutta la compagnia, madri, figli mariti, maggiordomi etc... (che risatine silenziose nel capire pian piano cosa forse mi diceva il giapponese, detto anche Kore'eda Hirokazu, isomma il copione per me). Per farla breve: Gulyasleves, zuppa di goulash con la Slow Cooker, che mi dà la soddisfazione di metterla nelle ciotole uzbeke quelle grandi, infine; ne arriva una zuppiera e ce la mangiamo tutta senza fare una piega. Piccole burrate, trovate al mercato mentre dicevano prendimi prendimi, che danno vuoi che facciamo (agli ospiti avevo detto piatto unico);  Insalata mista  (finalmente so farla, o per meglio dire è facile dimenticare come farla bene, ma adesso sono in un periodo che un po' lo ricordo, so che non bisogna scivolare verso l'erba bagnata); Dadolata di cachi mela (ottobre: grandi abbuffate di cachi mela, qui in veste da sera: dadolata super precisa); Clementine maison; Crostata del Talismano con accorgimenti abruzzesi (portati entrambi, clementine e crostata, da Polsonetta e Cornucopio). Non temete, le dalie, sia pure bellissime nei loro colori molto scostumati, per cui metto sul tavolo una scialle pendant, non sono state a farci da foresta davanti al naso tutto il tempo.

Gulyasleves - zuppa di goulash con e senza Slow Cooker nelle ciotole uzbeke

Piccole burrate

Insalata mista

Dadolata di cachi mela

Clementine maison

Crostata del Talismano con accorgimenti abruzzesi
 




























3 commenti:

isolina ha detto...

e oltre tutto.. bella anche la storia. Che film era?

artemisia comina ha detto...

le verità. ho messo il link

Pellegrina ha detto...

Ecco, non vorrei sembrare irriverente ma quelle burrate sono memorabili. Finirei tutto il piatto, trasferendole debitamente una alla volta nel piattino bianco e blu della torta. Tuttavia la verità lampante pare essere che, secondo legge di natura, Nuvola ha vinto. Non sono forse sue le tracce sul bracciolo della famosa poltrona?

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