Questa
volta ho messo il tegame in tavola e ho lasciato che ognuno si servisse
da solo. Ci sono stati bis e ribis. Comfort food anche questo. Qui
la cosa per me quasi più importante sono i crauti della mia infanzia
dalmata, presenti come capuzzi garbi e poi mai più ritrovati fino alla
tarda adolescenza. Li amo e, credo, ho imparato a trattarli bene, o per
lo meno come piacciono a me, non brodosi e saporiti. Nel menu di Dicembre 2010. I crauti acidi o capuzzi garbi dell'infazia dalmata per una cena dal sapore affumicato. In AAA c'è un altro modo di fare i capusi garbi, di Cucurbita e Maria Stelvio; con le due siamo dalle parti del Trentino e di Gorizia.
In largo tegame di coccio, gran soffritto con pancetta affumicata a dadini, cipolla abbondante tagliata fine, un po' di cumino e qualche foglia di alloro.
Quando il tutto è ben rosolato, aggiungo i crauti sgocciolati e faccio insaporire.
A questo punto verso il sidro (non deve arrivare a coprire i crauti, ma quasi) mescolo ancora bene, abbasso la fiamma e faccio cuocere coperto per una mezz'ora o anche più.
Aggiungo la carne affumicata, che ho fatto sobbollire precedentemente in acqua non salata per un cinque minuti. La accomodo in modo che sia quasi ricoperta dai crauti e faccio cuocere per un'altra oretta.
In largo tegame di coccio, gran soffritto con pancetta affumicata a dadini, cipolla abbondante tagliata fine, un po' di cumino e qualche foglia di alloro.
Quando il tutto è ben rosolato, aggiungo i crauti sgocciolati e faccio insaporire.
A questo punto verso il sidro (non deve arrivare a coprire i crauti, ma quasi) mescolo ancora bene, abbasso la fiamma e faccio cuocere coperto per una mezz'ora o anche più.
Aggiungo la carne affumicata, che ho fatto sobbollire precedentemente in acqua non salata per un cinque minuti. La accomodo in modo che sia quasi ricoperta dai crauti e faccio cuocere per un'altra oretta.
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