venerdì 29 settembre 2017

Terrina di melanzane, pane integrale e pomodorini del piennolo


Di Artemisia

Difficile fare una terrina di melanzane nella patria degli assatanati della parmigiana. Tuttavia mi venne l'uzzolo, e l'impresa riuscì: sono soddisfatta. Diciamo che è una sorta di saporita zuppa in piedi, dove sono essenziali gli elementi ottimi, vista la strutturale semplicità. Vediamo di tracciare la possibilità di riprodurla, visto che è stata fatta con meditazioni precedenti sì, ma poi con veloce improvvisazione (quantità a occhio). Nel menu di  Settembre 2017. A sorpresa, una cena di compleanno.
 
Sugo: 1 barattolo da un chilo di pomodorini del piennolo Casa Barone in tegame, con olio d'oliva, uno spicchio d'aglio, un rametto di basilico (togliere alla fine l'uno e l'altro), un cucchiaio di astrattu (concentrato siciliano di pomodoro); 20' di cottura.

Friggere tre melanzane lunghe viola, dopo averle affettate (anche al forno? Penso di sì).  

Affettare un pezzo di pane integrale ottimo (ho usato pane di Le Levain) in fette non troppo spesse, lasciando la crosta. Circa 12 fettine 5cm per 5cm, o equivalenti (ricordatevi che sto ricostruendo).

Imburrare e cospargere di pan grattato una terrina da mezzo litro.

Foderararla di fette di melanzana, facendole ricadere oltre il bordo.

Fare uno strato di fette di pane, imbibendole man mano nel sugo da entrambi i lati.

Mettervi su qualche cucchiaiata di sugo, senza affogare.

Spolverare di parmigiano grattugiato, mettere qualche foglia di basilico.

Fare uno strato di fette di melanzana, etc. per tre volte o comunque fino a quando non arrivate all'orlo della terrina.

Ribattere sul tutto le fette pendenti, spandervi un paio di cucchiaiate di sugo, cospargere di pan grattato, mettervi qualche fiocchetto di burro.

In forno già caldo a 180°, in bagno maria, per 35/40'.

Servire caldo, non bollente, con il resto del sugo.





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