lunedì 26 ottobre 2015

Soleil de Marcillac, un dolce tradizionale di un villaggio francese. Francia. Aveyron, Midi-Pirenèe.



Siamo in due raccolte.

Dolci Nudi
e in particolare Dolci nudi di tutto un po'.

Francia.

Da Artemisia

Un dolce della tradizione francese, fatto solo in un piccolo villaggio e poco più. Questo dolce, tradizionale nel paese di Marcillac, Aveyron, Midi-Pirenèe, ha tante versioni quante sono le signore e i panettieri di Marcillac. Io avevo tentato di farlo anni fa; la mia ricetta era un disastro: non fu una minestra solo perchè aggiunsi palate di farine; feci un ciambellone perché una partenza così fluida mi aveva fatto passare l'idea di modellare la pasta e preferii versarla in uno stampo; ciambellone che ho rifatto pochi giorni fa: Ciambellone alle mandorle e fiori d'arancio, quasi un Soleil rouergat, Aveyron, Midi-Pyrénée. Nel link riporto altre varie notizie sul dolce. Il ciambellone sa di ciambellone, anche se ha una setosità particolare; questo Soleil è come un morbido biscotto, molto buono. A Marcillac i signori locali lo sbocconcellano per accompagnare il vino, le signore lo mangiano con frutta fresca e marmellate. Dopo anni ci riprovo e finalmente eccolo. La ricetta di partenza di questa versione l'ho presa da  marcillac-vallon.fr.  Il mio cambiamento più consistente è stato aggiungere una bustina di lievito.

Recette d’une ménagère marcillacoise. Composition : 3 oeufs, 150 gr de beurre, 50 gr d’amandes émondées, 150 gr de sucre, eau de fleur d’oranger ou rhum, vanille, farine. Faire fondre le beurre à feu très doux, y ajouter le sucre, les oeufs, les amandes coupées très menu, ajouter l’aromate. Une fois le tout délayé ensemble, ajouter la farine nécessaire pour avoir une pâte un peu dure, l’étendre ensuite au rouleau et façonner le gâteau en faisant une entaille en forme de croix sur le milieu, relever les quatre coins et les retenir par une amande. Tout autour faire de petites entailles pour former des lamelles que l’on met une sur l’autre. Avant de mettre le gâteau au four, le dorer avec un jaune d’oeuf. Si on n’a pas de beurre on peut mettre du lard fondu ou un peu d’huile.

In questo pomeriggio di ottobre, uscendo sul terrazzo per cercare un po' di luce per la foto ho trovato un'ultima grande rosa. Sul monitor, il Soleil.

Francia. Aveyron, Midi-Pirenèe. Soleil de Marcillac, un dolce tradizionale di un villaggio francese

Fondere 150g di burro salato.

Mettere nel robot: 150g di zucchero, 50g di farina di mandorle, una bustina di lievito; mescolare; aggiungere il burro fuso intiepidito, quindi 70g di acqua di fiori d'arancio; quindi 3 uova, una dopo l'altra, sempre mescolando.

Pesare 500g di farina00, aggiungerla poco a poco al resto, facendo andare il robot, fino a quando l'impasto non ha preso consistenza e pur restando appiccicoso si può ben lavorare; probabilmente la farina necessaria sarà un po' meno di quella pesata, più 400g che 500.  

Ora fate un grande disco, o due piccoli (io ho preferito così, circa 25 cm di diametro, spessore uno e mezzo - due;  se fate il grande disco, aumentate un po' lo spessore) poggiandolo su un tappetino di silicone.  Fate dei tagli che formino una stella al centro, usando un piccolo coppapasta (o attrezzo che funga come tale); aprite i tagli, ripiegando le punte della stella verso il bordo del disco. Adesso fate dei tagli a raggera lungo il bordo, ottenendo delle fettucce, che sovrapporrete due a due (nei due soleil, ho cambiato leggermente il modo di sovrapporle).

Spennellate con rosso d'uovo; potete procedere con decorazioni: scaglie di mandorle, granella di zucchero, spolverata di zucchero scuro; io ho optato per il sigillare il punto di sovrapposizione delle fettucce ora con le noci, ora con le nocciole.

Forno a 180° per 20'-25' nel caso dei piccoli soleil, un po' di più con il grande.













2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo. Mi sembra avere forse somiglianze con la ciambella bolognese, quella che artusi chiama buccellati, con cui mi sto divertendo da settimane, variandone la consistenza, nel senso di una torta un po' biscottosa da inzuppo.

artemisia comina ha detto...

verrò a vederla!

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