Nostalgia della civetta di Madonna dell 'Orto, del suo grido metallico, del suo andare da monacello.
Mentre cenavamo in altana, chiaro ancora il cielo, una sagoma tozza è comparsa alla ribalta del tetto di fronte. Lo indicavo al Nunche e quello esclamava: la civetta!, l'uccello ha girato sui tacchi dopo uno scambio di fuggitivi sguardi e si è rituffato dietro le tegole. Da giorni sentivo un certo canto sospetto, ma non volevo illudermi. Una civetta ci vuole.
Quando siamo arrivati qui, tanti anni fa, sul versante laguna - meno abitato - c'erano molti fantasmi e la meravigliosa civetta. Poi il chiostro è stato restaurato, e temevo, temevo. Invece la civetta c'é. Ci ha fatto tre strilli in testa e si è poi messa di profilo sul colmo del tetto della chiesa. Quindi si è tuffata dall'altra parte, con quel fare da pesce che già mostrava due sere fa. Felicità Noctuesca
Si è più felici con una civetta nel proprio cielo che senza.
2 commenti:
Noi che sappiamo e abbiamo la fortuna!
:)
Posta un commento