giovedì 26 settembre 2013

Gattò leccese. Puglia



Da Artemisia  

Faccio una ricetta di Nepitella Partenopea che da anni vive a Lecce, e mi passa un gattò locale farcito di tonno, diverso da quello napoletano, ma come quello buonissimo; viva i gateau diventati gattò, testimonianza di intrallazzi tra Francia e Regno di Napoli in un'epoca in cui il resto d'Italia era meno uso a tali amicizie. Questo gattò è esagerato, goloso, di soddisfazione. Le quantità vedetevele voi: si tratta di uno di quei piatti che vanno a occhio non solo perché nascono così, ma anche perché dipende da cosa si ha in casa, da cosa si desidera. L'importante è capire il paradigma, le declinazioni cambiano. Comunque per avere un'idea: per un plat sabot da due litri, due chili di patate, 300g di tonno, mezzo litro di salsa. Nel menu di Marzo 2019. Tre giovini, venti bicchieri

Condire delle patate lessate e schiacciate, ammorbidite con un po' di latte, con del pecorino grattugiato. 

Imburrare una pirofila, fare uno strato di patate.

Fare una farcia con: olive nere al forno, tonno, capperi, prezzemolo, basilico e un soffritto in olio d'oliva di abbondante cipolla e pomodorini. Lasciare senza farcia un paio di dita dal bordo.

Altro strato di patate sopra (fate delle righe con rebbi forchetta), pan grattato, fiocchi di burro.

Forno già caldo a 180/200°, 30' circa, fino a che la superficie non è dorata.












11 commenti:

Elena Bruno ha detto...

Ho giusto del pecorino da utilizzare. Non ho capito se devo fare 2 strati di patate schiacciate o solo uno ...
Merci!

artemisia comina ha detto...

strato sotto, farcia, strato sopra (righine con rebbi forchetta, pan grattato, fiocchi di burro, dorare. mò lo dico meglio.

Elena Bruno ha detto...

Tutto chiaro! Provo :-)

Grazia ha detto...

ne avrà un po' quel gatto con le lunghe ciglia?

artemisia comina ha detto...

il gattò blu? un po' di tonnò certo!

Anonimo ha detto...

artemisia sei una genia! il gatto con le ciglia lunghe come un accento!

ciao
raffaella

Elvira ha detto...

A BAri lo chiamiamo pizza di patate, e non c'è la farcia, questi leccesi fanno tutto più goloso, anche le pettole le fanno con la farcitura e noi no.

I fiocchi di burrro sopra il pangrattato sono uno dei gesti più consolanti della cucina, e l'abbondanza di fiocchi della mia mamma ancora più consolante :)

artemisia comina ha detto...

viva i fiocchi! viva la Puglia!

Anonimo ha detto...

piatto molto goloso e buono. ma a quel tonno io sostituirei sgombri o sardine (per non consumare tonno più che altro)...oppure totalmente vegetariano.

Ana Miravalles ha detto...

Appena fatto e mangiato a cena: BUONISSIMO!!! Grazie Artemisia, un saluto carissimo.

Manuela e Silvia ha detto...

Una variante più mediterranea e saporita, questa versione quasi quasi ci piace di più della classica ;)
baci baci

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