Sento e leggo che su come si mangia a Venezia c'è la ferma idea che "si mangi pessimamente a carissimo prezzo". E' idea tanto certa quanto nebbiosa, di chi la città appena la intravede, poichè ad essa si arriva attraverso innumerevoli quinte mobili di miti, immagini, letteratura, attese, e spesso la si abbandona ancora in preda alle allucinazioni, prima di averle dipanate almeno un po'.
Nella mia esperienza ci sono alcuni clamorosi bidoni, quasi tutti di molti anni fa, solo un paio relativamente recenti e poi - diventata più prudente ma soprattutto più curiosa e informata - la scoperta di una cucina locale specifica, molto seducente, sia nei mercati che nelle botteghe che nei posti in cui si può mangiare, così vari.
Penso alla piacevolezza dei bacari ancora risuonanti di dolce chiacchiera veneziana dove mangiare un cicchetto in piedi al bancone, bacari a volte ampliati con tavoli a cui ci si può sedere aggiungendo all'ombra (il bicchiere di vino) e ai cicchetti (piccoli stuzzichini caldi o freddi) dei veri e propri piatti (una zuppa di spezzati, una pasta alla busara); bacari antichi come La Vedova, ma anche nati da non molto, come Il Timon, che proprio di recente ha aggiunto tavoli e piatti più complessi. Bacari la cui qualità spesso tiene nel tempo nonostante cambi di gestione su cui gli indigeni hanno avuto molto da ridire (una caratteristica degli indigeni è di avere sempre molto da ridire) come Do Mori, o che non hanno retto alla pressione turistica perdendo ogni seduzione, come L'Antico Dolo.
Penso alla ricchezza di Rialto, il mercato fascinosa cornucopia con il suo padiglione neogotico dagli imperdibili capitelli ittici, ricco di pesci e di verdure e di carni spesso di alta qualità, dove fare la spesa è una festa di bellezza e varietà (qui gli indigeni maledicono i turisti, senza pensare che privi di quelli, Rialto non ci sarebbe più: i turisti sono necessari come i gabbiani che si buttano sui resti dei pesci); penso alla facilità con cui puoi aggiungere ai fondi di carciofo, alla tosta zucca barucca, al magnifico radicchio tardivo una ciotola di baccalà mantecato, di sarde in saor, di seppie col nero già pronti, del prosciutto di Sauris, del Montasio semistagionato, della mostarda veneta, e fare un pasto regale in casa con minimo sforzo aggiungendoci un po' di polenta bianca fumante.
La mia esperienza è annosa, i luoghi frequentati molti di più di quelli a cui ho dedicato un post; non parlo infatti di esperienze che precedono la nascita del blog nel 2007 o di cui non ho conservato traccia puntuale; ma tanto per dire, nel passato sono stata molte volte all'Harri's Bar, che ho trovato sempre piacevole, di cui ricordo la competenza del barman che mi ha dato delle cortesi dritte per fare il Bellini (lasciare la buccia alle pesche bianche), una ricchissima burrosità seducente e appena un po' stucchevole, il tavolo dedicato a basso prezzo ai locali in grado di fare colore. Parlerò invece dell'Harris Dolci, pure tanto frequentato in un passato un po' meno remoto - ecco l'immagine del maitre gentile che ci riservava le ali di pollo fritte, con i pantaloni tenuti da una molletta alle caviglie quel giorno di acqua alta in cui periodicamente, mangiando sulle fondamenta, dovevamo tirare su i piedi mentre l'onda scorreva sul pavimento - dove però siamo tornati anche di recente. Un piccolo inciso: Harri's Dolci per il mezzogiorno sul canale della Giudecca che più di ogni cosa sa di mare a Venezia, sulle fondamenta ombrose, Rivetta (su cui non c'è post perché e tanto che non ci vado) sull'altra sponda per i rosseggianti tramonti sulle stesse acque.
Di seguito troverete così un elenco alla spiccolata di tutti i post che AAA ha fatto sul cibo veneziano; ogni cibo. Dai bacari alle trattorie ai ristoranti ai mercati alle botteghe alle pasticcerie agli spuntini che è possibile fare in casa.
Una sfilza, che ora che la vedo, lunga e disordinata, approssimativa, piena di vuoti. Reclamerebbe commenti, aggiunte, correzioni. Questo è un post mobile, subirà cambiamenti, mi consolo così.
Intanto eccolo com'è: se vedete ripetizioni, vuol dire che di quel luogo ho parlato più volte; le ripetizioni sono proposte in ordine di uscita: la prima è la più recente. Più in generale, in fondo i post più vecchi, a salire si arriva a oggi.
Come vi dicevo, di ristoranti veneziani ne ho frequentati molti di più, ma delle visite che precedono il 2007 non c'è traccia; al tempo stesso, tutti quelli di cui parlo, tranne uno o due, sono stati visitati più volte, più di quante non dica, così come le botteghe.
Tutti luoghi di cui dò traccia sono più o meno meritevoli. Certamente cambiano nel tempo, alcuni li ho seguiti e ne segnalo i mutamenti. Di Rioba vedrete che cambio opinione in meglio, del Bancogiro indico un cambio di gestione di cui non so gli esiti. Dei pochi bidoni di molto tempo fa taccio; quando ne avrò voglia, parlerò dettagliatamente di un bidone relativamente recente con Aciugheta; sull'Antica Adelaide troverete un post molto critico, come pessimo valuto iristoranti e caffè dentro la Biennale. Nessun altra sòla ha funestato gli ultimi anni. So per altro che poi apprezzare o meno i luoghi che segnalo dipenderà immensamente non solo da loro, ma anche da voi.
Tra i preferiti ne butto qui quattro dalle diversissime caratteristiche: L'Arco - per citare un bacaro, uno di quelli puri e duri con solo bancone - per i cicchietti e le ombre vocianti e la vicinanza con Rialto, Le Testiere per la raffinata cucina di pesce in un piccolissimo seducente ristorante, La Madonna per essere una trattoria tradizionale che commuove con i suoi camerieri in giacca bianca, diavoli amichevoli di un allegro inferno di tavoli veloci e affollati, Vizio e Virtù cioccolateria e pasticceria per le sue raffinatezze eleganti.
Per prima cosa, tutti quei posti che sfamano mentre sei per via: da un elegante pasto servito su tovaglie di lino, a uno spuntino in piedi (dal ristorante al bacaro). Tenete presente che "solo in piedi " non significa unicamente piccola sosta, per esempio dopo aver fatto la spesa e prima di andare a casa (molti "solo in piedi" sono prossimi a Rialto) ma anche "fate il giro": un bacaro dopo l'altro.
Bacaro. Il Refolo di via Garibaldi
solo piccoli tavoli fuori, tanto per appoggiarsi
Ristorante Romano, Burano
la tradizione
Ristorante Venissa, Mazzorbo
Ristorante Venissa, Mazzorbo
la novità
Il caffé Florian
Il Met e Fasolato
un souvenir: ci siamo andati quando lo chef stava per congedarsi
Ristorante Da Fiore
Da Fiore
Da Fiore
Ristorante. Il Refolo ristorante e pizzeria
Bacaro Alla Vedova
Ristorante Anice Stellato
Ristorante Anice Stellato
Ristorante Orto dei Mori
Ristorante Orto dei Mori
Ristorante Orto dei Mori
Osteria La Zucca
La Zucca
La Zucca
La Zucca
Il Bottegon enoteca e cicchetti
Solo in piedi
Ristorante Antiche Carampane
Ristorante Al Covo
Ristorante Naranzaria
Naranzaria
Naranzaria
Osteria Bea Vida
Ristorante Rioba
Ristorante Rioba
Ristorante Rioba
Bacaro ed enoteca. La Cantina
Bacaro ed enoteca. La Cantina
Bacaro ed enoteca. La Cantina
Bacari. L'Arco
Solo in piedi
Ristorante Harri's Dolci
Trattoria Alla Madonna
Trattoria Alla Madonna
Ristorante Vini da Gigio
Ristorante Vini da Gigio
Ristorante Le Testiere
Ristorante Le Testiere
Taverna del Campiello del Remier
Ci si può sedere, ma gli esperti lo usano solo come bacaro in piedi
Osteria Ai Promessi Sposi
Osteria Antica Adelaide
Caffè Vergnano a Rialto
Bacaro. Il Timon
Il Timon
Il Timon
Bacaro Il Bancogiro
cambio di gestione
Bacaro Il Bancogiro
Bacaro e Ristorante da Muro
Bacaro e Ristorante da Muro
Come bacaro ha tavoli solo fuori
Osteria Santa Marina, Osteria Bea Vida
Osteria Vini alla Frasca
Il Ristorante della Biennale, Arsenale
Il Caffè della Biennale, Giardini
Bar e Ristorante Algiubagiò
Trattoria Dalla Marisa
Ristorante Il gatto Nero, Burano
Bacari: Do Mori, Ai Storti, Muro, Marcà
Osteria Da Sandro
Questa non c'è più.
Adesso pasticcerie, rosticcerie, drogherie: avete una casa, fate la spesa, e con poca fatica tornate a casa con cose ghiotte. Oppure volete mangiare una pasta, prendere una cioccolata calda.
Bar Pasticceria Rosa Salva, Castello
ci si può sedere
Pasticceria Colussi
Vizi e Virtù Pasticceria
Vizio e Virtù. Cioccolateria
Vizio e Virtù. Cioccolateria
Rialto.Rosticceria Pronto Pesce
Pasticceria e Bar Rizzardini
Grom gelati
Casa del Parmigiano, drogheria
Rosticceria Gislon
Pescaria e spuntini
Mangiare in casa
Drogheria Mascari
Pasticceria Marchini, il bancone nuovo
Pasticceria Ponte alle Paste
Venezia che cambia: ho fotografato questo chiosco quando Campo dei Mori era ancora solitario e periferico: l'arrivo del ristorante Orto dei Mori ha incitato la proprietaria del chiosco a moltiplicare le sedie, e le finestre del ristorante ora rilucono nella sera.
Il Chiosco di Campo dei Mori
Fare acquisti di materia prima; un giro per i banchi del pesce, e un po' di cognizioni su alimenti prettamente lagunari: moeche, castraure...
Rialto, pesce 5
Rialto, pesce 4
Rialto pesce 3
Rialto pesce 2
Rialto pesce 1
Le schie: i gamberetti della laguna.
Il go
I kipferl
Le moeche
Peperoncini a Rialto
Prosciutto di Sauris, Montasio, Casatella
Castraure e botoi
Qui c'è qualche passeggiata, con occhiate ai posti di ristoro lungo la via.
Bar, pasticcerie: Rizzardini, Il bar all'angolo
Ristorante Le Testiere, pasticceria Rizzardini
Rizzo drogheria, rosticceria, panetteria
Gatti e leoni
Venezia marzolina
Venezia luminosa
Venezia. scarpinare, sempre.
Venezia nebbiosa
Per finire, uno di quei posti dove se ci andate è solo colpa vostra.
Riva del Vin
5 commenti:
ma che meraviglia !
Isabella
i miei grandi amori veneziani di sempre sono Dalla Marisa, Alla Vedova, i Vini da Gigio, La Madonna e Le Testiere e il Bottegon. Poi ho ricordi di colazioni assolate e felici ai tavolini del caffè Rosa Salva dietro il fondaco dei Mendicanti, però sono anni che non ci vado...
Isabella
Bellissimo post! Da grande scarpinatrice mi sono rivista in tantissimi posti segnalati. Aggiungo Il bacaro Al Ponte, I ristorantini kosher all'interno del Gheto e Il mitico Al Paradiso, che ha visto nascere quasi tutte le canzoni dei Pitura Freska :)
grazie dei suggerimenti. sul Ponte ci stavamo meditando, e abbiamo detto che dovremo tornarci per vedere che dirne :)) i kosher non li conosco (rimediare?) il Paradiso fa parte dei "molto tempo fa", ma è sempre vivacissimo e pure sotto casa.
Senza alcun dubbio, questa città ha molto da offrire nel settore alimentare!
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