sabato 26 novembre 2011
Polpettone alla napoletana
Da Artemisia che fa una ricetta di Vittorio Gleyses, A Napoli si mangia così, La botteguccia, 1990
Quello fotografato fu cotto senza sugo, che gli fu servito in ciotola accanto. Sorprendentemente buono. Sul tavolo di Marzo 2019. Un timballo di anelletti per uno spuntino.
Mescolare, preferibilmente con le mani, 500g di carne cruda tritata, 250g di pane raffermo ammollato e strizzato, 50g di pecorino grattugiato (o parmigiano o caciocavallo), due spicchi di aglio ridotti in crema, abbondante prezzemolo triturato, sale, pepe nero appena macinato, 4 uova una ad una.
Tagliare 3 uova sode a spicchi, 100g di provola (o provolone) e 50g di salame (o prosciutto) a bastoncini.
Bagnare il piano di lavoro e fare un ovale con un terzo dell'impasto: al centro le uova, da un lato il formaggio, dall'altro i salumi.
Chiudere col resto della carne, friggere in padella. Si può anche infarinare e passare nel bianco d'uovo. Fuoco non vivace, per non rompere il polpettone.
Preparare una salsa di pomodoro con 50g di sugna, una cipolla triturata, 500g di pomodoro fresco e 50 di concentrato e basilico, che sia molto fresca, 15' di cottura.
Quando il polpettone è ben dorato, metterlo in una teglia della sua altezza e coprire con la salsa.
Forno a 180°, mezz'ora di cottura almeno.
Alla fine, altro basilico, fresco.
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3 commenti:
Sontuosamente allettante, di una ricchezza da festa
Mhhhh.... in effetti mia madre, il polpettone lo fa proprio così, a occhio, ovviamente e lei è napoletana! questa cosa della salsa di pomodoro, però, è una vera novità, grazie!
che bella la cucina napoletana, e che fortuna avere una mamma che la fa.
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