giovedì 22 luglio 2010

EBRIDI ESTERNE. AMHUINNSUIDHE CASTLE.





Andando verso la baia di Huisinis la strada – badare: single-track road, le più belle, quelle che più ti avvicinano al paesaggio adattandosi al terreno come un sentiero – fa una cosa strana: si infila in un passaggio custodito da una barriera e un grande cancello spalancato. Ai lati, cartelli avvisano che si attraversa un giardino privato.

Giardino: altra stranezza. Qui la vegetazione appena diventa arbusto o albero, con le fogge piegate, con i rami bruciati, con le zolle piene di radici estirpate dal confortevole abbraccio del terreno dalla forza di qualche tempesta, manifesta quanto sia duro campar sulle isole tutto l’anno e non solo in queste miti giornate di sole estivo. Infatti mentre le erbe possono rigogliare perché d’inverno spariscono nell’accogliente terra, le piante cui tocca affrontarlo debbono vederne di belle. Insomma, di alberi e arbusti ne vedi pochi e sempre accucciati contro le case, a ripararsi coi muri. Quindi questo giardino con siepi fitte e qualche albero deve costare parecchi accorgimenti e cure.

A un certo punto la strada, attraversandolo, incontra un “castello”, ovvero una grande costruzione neogotica come quelle che piacevano molto agli inglesi di metà dell’ottocento del secolo scorso, con torri e merli, ma anche grandi finestre che danno verso una frastagliata baia nella quale sfocia un fiume torrentuoso ricco, come verrò a sapere dopo, di salmoni. Sulla porta un cartello – gli scocciatori non devono mancare e negli anni ’70 l’allora proprietario pare fosse famoso nell’avversarli – avverte che si tratta di una casa privata. Non ho per questo evitato di guardare dentro le finestre, vedendo uno studio ricco di corna, ma dotato anche di computer, con signora munita di piumino per la polvere aggirantesi, e una molto invidiabile cucina al pianterreno, rilucente di attrezzi e con le finestre verso l'azzurro mare, nella quale lavoravano un cuoco con bianco cappello e una ragazza.

Una nota: verso il mare il giardino si orla di un basso muretto intervallato da aperture dalle quali si affacciano piccoli cannoni (!).

Quando torno in libreria, scopro che Rosemary Shrager, una rubiconda, famosa cuoca, star della TV britannica nella serie Castle Cook, ha tenuto presso il castello, dal 1998 al 2003 dei corsi di cucina che hanno prodotto anche un immancabile libro luccicante, che ho visto in vendita. Foto suggestive di gran cucinate di granchi (si dice che il loch di fronte al Castle ne abbondi), aragoste, scallops, haddock eccetera. Vedo con piacere che si usa olive oil, e i piatti hanno un bell’aspetto. La cucina del Castle,che già mi aveva sedotto, ora scopro che è stata ben usata. Riattraversiamo il garden del Castle, ci fermiamo a fotografare il ruscello roccioso. Il luogo è bello, e comunque il Castle lo anima, anche intorno a sé.

San web mi dice che Amhuinnsuidhe Castle fu costruito nel 1864-7 dal 7° Earl of Dunmore, la cui famiglia acquistò Harris nel 1830. Sì, proprio così, acquistò l’isola e con essa tutti gli abitanti. Questo alle isole è capitato diverse volte, i lord scozzesi non potevano tenersi dall’acquistarle per poi farne quello che gli pareva, con effetti sistematicamente nefasti. Suppongo che ciò spieghi la bizzarria di una strada che attraversa una proprietà privata: quando il castello fu costruito, tutta l'isola era "privata" e dello stesso prorietario del castello.

Questa volta però la storia comporta una lodevole eccezione, almeno per quanto concerne una certa vedova. Quando Lady Catherine Herbert restò vedova del suo Earl, si dedicò a promuovere la diffusione del tweed tessuto a Harris, tinto con le erbe e le radici locali, come stoffa ineludibile ed elettiva per il perfetto abito da sport tra gli elegantoni dell’aristocrazia vittoriana. L’impresa le riuscì magnificamente e tutt'oggi c'è un'industria del tweed (il Nunche ed io non abbiamo mancato di portarcene delle pezze).

Qua e là ho visto, sia in questo giardino che altrove, quelle bulbose arancioni e quella fuchsia magellanica che con ben altro vigore e agio ornano i bordi di tutte le strade di Irlanda in questa stagione.

Oggi il castello è un Hotel, e se per caso vi girasse, potete andarci a stare. Nel 2005 non lo era ancora; gli attuali proprietari lo hanno acquisito nel 2003.
Circa il Castle, anche con informazioni sulla sua attuale funzione di albergo, in
celticcastles.com e icastelli.net

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