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Ecco come i due, Augusto e Livia, sono stati ritrovati nell’ex sala cerimoniale di una basilica, ad Efeso, fatti a pezzi e al tempo stesso cristianizzati con una croce incisa sulla fronte. Questo accadde nei primi tempi dell’epoca bizantina.
La fisionomia di entrambi è alquanto diversa da quella delle statue del primo secolo alla quale siamo abituati: i ritratti si sono allontanati dalla somiglianza, gli occhi sono diventati immensi, i volti arrotondati ed enfiati in una sorta di enfasi retorica; Livia doveva per altro avere il solito boccolo in fronte, a tal punto suo che è su quello che il piccone della damnatio si è accanito, oltre che sul naso.
2 commenti:
Anche loro non sono sfuggiti alla damnatio memoriae!!!!
li hanno fatti a pezzettini, ma prima li hanno esorcizzati :))
(quello che mi incuriosice è la tarda epoca delle statue, che mi pare non venisse detta).
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