lunedì 2 febbraio 2009

Croustillant aux graines de paradis. Cialde ai grani del paradiso


Da Artemisia

Avevo appena scoperto i grani del paradiso e la loro affascinate storia. Cerco sul web francese e trovo questi. Una versione modificata di queste cialde, senza spezie o quasi: Cialde cannella e zenzero. Non raddoppiate le quantità: l'impasto rassoda rapidamente. Caso mai fatele in due riprese. Il redattore francese le serve con una pallina di mousse al cioccolato adagiata su uno specchio di crema inglese, con accompagnamento di fragole, foglie di menta, zenzero candito. Che fare se non si hanno i grani? Pepe verde e cardamomo sopra, un pizzico di zenzero nell'impasto. Ma perché non tentare di procurarseli? Elisabetta I d'Inghilterra andava pazza per questa spezia. Nel menu di Ottobre 2002. Dîner idyllique/mélancolique.

Per 4 persone.

Lavorare 75g di farina00, e 75g di zucchero in un recipente che in francese è "cul de poule" - polsonetto; ho usato una ciotola, sperando che l'alchimia non fosse turbata.

Aggiungere 3 bianchi d'uovo leggermente battuti.

Appena l'impasto diventa omogeneo, aggiungere 75g di burro fuso.

Si otterrà una crema fluida che dopo pochi istanti si rapprenderà alquanto; se siete come me direte: oddio, come faccio con questa cosa liquida? Mantenere la calma e versare in una teglia coperta di carta da forno una cucchiaiata di impasto, che col dorso del cucchiaio accarezzerete con movimento circolare fino a dargli una forma regolare. Circa 10 cm de lunghezza e 6 di larghezza. Cuocendo si allargheranno.

Cospargere abbondantemente con 2 cucchiaini di grani di paradiso, 2 di semi d'anice, entrambi gli aromi triturati al momento di cucinare, riducendoli in granella sottile (non in polvere).

Cuocere in forno caldo, 185°. Le cialde sono cotte quando avranno un bel colore dorato, in circa 20'.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

uhm, strana ricetta, con quella spezia... escludo di riuscire a trovarla :-(

artemisia comina ha detto...

marzia, se proprio ti stuzzicasse, c'è sempre l'ampia cornucopia del web e le possibili ordinazioni su siti francesi; hediard la vendeva, mi pare :)

la belle auberge ha detto...

uno dei miei più cocenti insuccessi fu con delle lingue di gatto: impasto molle al punto che, in cottura, i biscotti si fusero in un unico, enorme, orrendo pezzo. Il procedimento era lievemente diverso (gli albumi si aggiungevano all'ultimo)e non si diceva di far riposare l'impasto. Che dici, ci ritento? Zucchero semolato o a velo?


ciao
eu

artemisia comina ha detto...

ho fatto diverse volte queste cialde, e vengono; zucchero normale e occhio alla rapidità con cui l'impasto si rassoda.

lo sai che quella scena dell'impasto che diventa una cosa sola partendo da separati pezzi mi ricorda qualcosa, ma non riesco a rammentare bene ... :DD voglio proporre un award disastri.

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