lunedì 14 luglio 2008

Omelette con ricotta e bottarga



Di Artemisia Comina.

Per una persona: battere due uova intere con un pizzico di sale (poco: la bottarga è sapida) finché non sono sciolte.

Velare d’olio d’oliva una padella di 24cm di diametro, scaldarlo senza farlo fumare.

Versarvi le uova battute, ricoprirne il fondo della padella facendola ruotare. Quando le uova sono quasi del tutto rapprese (non è necessario rompere il fondo dell’omelette, limitatevi a far scorrere l’uovo fluido su quello già rappreso), mettetevi sopra, come ripieno, 200g di ricotta di pecora freschissima. Chiudete subito l’omelette su se stessa. Non dovete riscaldare la ricotta: scegliamo di gustare il caldo dell’uovo e il fresco della ricotta.

Fatela scivolare sul piatto e copritela di una bella pioggia munifica di bottarga (io ho usato quella di cefalo Orbetello, delicatamente morbida) grattugiata con una grattugia a fori grossi.

Di corsa a tavola, per conservare il contrasto di temperature.

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