martedì 13 novembre 2007

Quasi panissa vercellese


Da Artemisia Comina

Qui propongo qualche foglio dell'album in cui la mamma di Artemisia collezionava cartoline nei primi decenni del Novecento. Nella panissa vercellese ci vorrebbe il salam d'la duja. E chi ce l’ha  salam d'la duja piemontese? Non si trova facilmente a Roma; probabilmente il pericoloso (una volta sono uscita cona scatola di formaggi di cui mi vergogno di dire il prezzo) Volpetti di via Marmorata ce lo avrà, ma quando mi è capitato di avere del ciauscolo di Visso, il salame spalmabile marchigiano, ho pensato che era ora di provare la panissa, che avevo in mente fin da quando l’avevo assaggiata a Torino.

Lessare  500g di fagioli borlotti in 320g di brodo di carne.

Fare un soffritto con una piccola cipolla e una piccola noce di strutto.

Aggiungere 160g di riso carnaroli, tostarlo.

Aggiungere mezzo bicchiere di vino rosso, farlo evaporare.

Aggiungere 100g di salam d'la duja (ciauscolo) sminuzzato.

Poi aggiungere il brodo con i fagioli cuocendo il riso come sempre.

Pepare.





5 commenti:

Anonimo ha detto...

Nella versione vercellese si usa il "preive", cotenna arrotolata con spezie, che tende a sciogliersi in cottura....naturalmente il ciauscolo è sconosciuto.

Complimenti per il blog, molto bello.

artemisia comina ha detto...

io avevo usato come guida per districarmi tra panissa e panissa il libro di
Massimo Alberini e Giorgio Mistretta
Italia a tavola. Guida gastronomica.
Touring Club Italiano, Milano 1984, dove si fa tutta una discettazione su.


vado subito a vedere cos'� il preive (se non trovavo la nduja, figurati questo!).

artemisia comina ha detto...

ho trovato ricette di preive! interessante.

per es: strisce di cotenna spalmate di un trito d'aglio e rosmarino, arrotolate e legate con spago da cucina. soffritte. da provare.

artemisia comina ha detto...

ancora preive vuol dire prete :D

qui foto e ulteriori specificazioni:

http://www.arsvitae.it/prete.html

caro anonimo, grazie per la traccia.

Anonimo ha detto...

Grazie a te per tutte le cose che mi fai leggere ogni giorno. Devo dire che ho lasciato la traccia soprattutto per un tuo commento che mi ha fatto un pò tenerezza, per un tuo più che plausibile fraintendimento per quella che tu chiami n'duja, sorta di salame e pasta molle calabrese, invece "salame della duja" che è un salame tenuto sotto grasso per preservarne la morbidezza e che viene usato come uno degli ingredienti principali della panissa vercellese. Il "preive", come hai visto fa da ciliegina sulla torta. Ti invito a venire nel vercellese a fine aprile, a mangiare la panissa in qualche trattoria di un piccolo borgo in mezzo alle risaie inondate di acqua e di luce. Ancora complimenti.

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