lunedì 29 ottobre 2007

Grani del paradiso, aframomum melegueta


Nel XII secolo l'origine delle spezie rimaneva un mistero - persa la via dei romani e preso il loro commercio dagli arabi che ne nascondevano le fonti - almeno per chi non era direttamente coinvolto nel commercio.

Nel 1309 un certo Jean, Senescalco della Champagne, scriveva a proposito del Nilo:
"prima che il fiume entri in Egitto, la gente che di solito fa quel lavoro la sera butta le reti nell'acqua e le lascia galleggiare aperte. Quando viene la mattina essi trovano nelle reti cose che vengono vendute a peso e importate in Egitto, ad esempio zenzero, rabarbaro, aloe e cannella. Si dice che queste cose vengano dal paradiso terrestre...".

Sentendo parlare Jean, vengono alla mente i grani del paradiso. Sanno un po' di pepe, un po' di zenzero, po' di cardamomo....che altro volete da una spezia? Sostituirono il pepe quando questo costava un occhio della testa, furono amati daElisabetta I, furono dimenticati.

Li avevo acquistati per caso da Hediard a Parigi, attratta dal nome, quindi li avevo cosparsi qua e là con soddisfazione. Non sapevo però nulla di questi granelli piccanti, rossobruni, bianchi all'interno, dall'aroma così piacevole. Castroni, noto negozio romano che sembrerebbe avere tutto, non ne sapeva niente.

Gira e rigira sul web (oggi le notizie sono molte di più) li trovai: si trattava degli aframomum melegueta. Li scoprii attraverso il Gernot Katzer’s Spice Pages, un magnifico sito sulle spezie. Oggi, volendo avere sintetiche notizie, c'è anche wibo.

I cinocefali delle isole Andamane (Oceano indiano) che secondo Marco Polo, commerciavano spezie.



Le miniature vengono da un bel sito francese sulla corporazione dei macellai, la Grande Boucherie de Paris, in cui si parla in modo interessante delle vita alimentare nel Medioevo.

Le notizie su Jean il Senescalco ce le dà Terence Scully, in L'arte della cucina nel Medioevo. Storia, ricette e personaggi dell'epoca favolosa della tavola, Piemme, Casale Monferrato, 1997.
(ed. or. The Art of Cookery in The Middle Ages, Boydell Press, Woodbridge, 1995).

1 commento:

papavero di campo ha detto...

oggi posso dire "celo celo" :-D

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