mercoledì 25 giugno 2025
Pane solare all'aglio. Uzbekistan
Siamo in:
Uzbekistan. Cucina uzbeka così come Artemisia la conobbe nel suo beneamato viaggio.
Pani e lieviti, qui in particolare Pani. Non uzbeki.
Arricciolare incidere cesellare.
I pani in Ukbekistan sono sacri, solari e ottimi. Ne ho fatti molti con rispetto ammirato per la forma solare-stellare, anche inventando fogge, fermo restando che mentre li faccio guardo il sole. Tutti sono trapunti dal chekish o chekich, il timbro uzbeko per pane fatto di aghi disposti in disegni stellari e solari su una base di legno. C'è un post di base su questi pani: Uzbekistan. Pani solari con i raggi. Questo specifico pane fa parte della famiglia di pani multiraggi Pani solari e vento cosmico. L'ho servito per una cena avendolo fatto la mattina, e i raggi biscottati del pane rimesso in forno a scaldarsi sembravano croccanti grissini.
Pasta per un pane solare del diametro di circa 32cm.
Sciogliere 8g di lievito di birra fresco in 120g di acqua tiepida con un pizzico di zucchero.
Quando spumeggia (confesso che spesso non ho atteso) aggiungere 25g di olio d'oliva e 25g di latte (circa 2 cucchiate delle due cose).
Versare in una ciotola dove sono stati setacciati 250g di farina00, un cucchiaio colmo di aglio in polvere e un pizzico di sale.
Impastare, far lievitare fino al raddoppio (è comodissimo far lievitare in frigo per 8 ore: si mette dentro la sera in una ciotola coperta di pellicola, si tira fuori la mattina).
Rettangolo di carta da forno (sarà più o meno della misura giusta, ma basterà: servirà a girare il pane, spostarlo).
Pasta stesa a disco sulla carta, altezza un cm circa.
Nel centro poggiare una ciotola; fare 34 raggi usando un coppapasta.
Poggiare il pane dentro una teglia rotonda di 34cm di diametro.
Tornare ai raggi: acchiapparli e stirarli fino al bordo della teglia.
Acchiapparli di nuovo, uno per uno, ritorcendoli a cavatappi. Proseguire fino a conclusione.
Prendere le estremità, tirarle un po' e sigillarle tra loro, in modo da chiudere il pane con un bordo circolare (vedere la foto).
Togliere il bicchiere e battere il centro con il chekich, l'uzbeko stampo spillato (se non lo avete, vi inventerete incisioni con coltellini affilati, punture con rebbi di forchetta, dopo aver battuto con il fondo di un bicchiere).
Far rilievitare.
Spennellare di rosso d'uovo battuto diluito con un po' di latte.
Disseminare di semi di nigella.
In forno a 200° per 30/40' circa (fino a bella doratura).
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