Di Isolina
Ho idea che le torte di verdura siano un po' come le polpette, più se ne fanno più saltano fuori delle nuove o seminuove varianti. Questa è dovuta al fatto che dall'orto, quasi con prepotenza, perché abbisognava di nuovo spazio e si dovevano sacrificare zone con verdure che avevano dato il loro meglio, sono arrivate cime di rapa, cavolo nero, insalata a grandi foglie durette, sedano diventato gigante.
Cime di rapa, cavolo nero, insalata a grandi foglie, sedano gigante: con pazienza ho sfrondato, pulito, reso decente quel fogliame che non sembrava davvero si potesse combinare in un unico qualcosa.
Sono partita facendo bollire per una decina di minuti il tutto, poi l'ho strizzato facendo le solite palline.
Di lì mi si è resa evidente la loro destinazione.
Ho fatto una pasta ispirata alla britannica hot water crust (ma avevo in mente anche la nostra pasta matta).
Ho mescolato una tazza di farina integrale, una tazza di farina0 e una tazza di acqua calda dove avevo sciolto due cucchiaiate di strutto. Risultato: una pasta morbida ed elastica.
L'ho avvolta in pellicola e messa in frigorifero ad aspettarmi fino al giorno dopo.
Ho ripassato in padella con olio d'oliva e aglio le verdure tritate grossolanamente.
Ho mescolato con della feta sbriciolata e della scamorza affumicata grossolanamente grattata.
Non era rimasto che metterla in torta e cuocerla in forno statico a 200°per poco meno di un'ora.
3 commenti:
Saranno scombinate, ma che piatto splendido che ne è uscito!
Grazie Gufetta! Come nella vita le cose scombinate vanno a buon fine, a volte!
Molto buona... anche io avevo provato tempo fa la hot water pastry e mi ricordo che mi era piaciuta molto (nell'ambito delle torte italiane), ma non ricordo la consistenza... da riprovare.
stefano
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