Gennaio 2020. Una cena solo un po' indiana, ma sotto la protezione di Gau Mata, Kamdhenu, Surabhi. Mentre allestico la tavola, sciabolate di sole. E questo chi è? Sciva o Giove? (Non ci capisco più niente). Mucca Sacra, Gau Mata, Kamdhenu, Surabhi, appena cerco il tuo nome affondo nella molteplicità indiana di nomi, di versioni, di lingue; camminavi pochi giorni fa su una tovaglia rossa e oro, ora ti poggio su una azzurra (indiana anch'essa, prato conosciuto, terra madre). Il passo resta tranquillo, passeggi qui come lì mentre il traffico di piatti ti aggira, certa della tua immunità, del tuo diritto; nessuno ti ignora. Menu: Palline di ricotta in brodo (gradite, molto, come sempre: chi non le ama?); Tarte épicée aux Brillat Savarin et fromages de chèvre (nome esotico per una tarte con formaggi che fino a poche ore prima non sapevano che avrebbero fatto questa fine, ma che ritengo necessaria per non costringere alle uova indiane le timide commensali); Egg Curry Karnataka Style, Motte Saaru Recipe (le addolcisco, le domo; in effetti, erano proprio innocenti, infine); Arance in insalata (una delle migliori insalate invernali); Torta Greca. Venezia, versione con torrone (ne ho già fatta una senza torrone, la ricetta vera; replico, provo un'aggiunta che penso le doni; buona); portate delle ospiti, Torta di ricotta e Torta di cioccolato: squisite.
Palline di ricotta in brodo
Tarte épicée aux Brillat Savarin et fromages de chèvre
Egg Curry Karnataka Style, Motte Saaru Recipe
Arance in insalata
Torta Greca. Venezia, versione con torrone
Torta di ricotta
Torta di cioccolato
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