lunedì 11 novembre 2019

Trippa alla senese


Da Isolina

Premessa: solo io amo la trippa, Amedeo l'aborre, dice di aver provato una volta e niente da fare, anche se io dico che non è vero, che la sola volta che io la cucinai l'aveva apprezzata. Insomma non si fa per noi, e farla per me sola non mi piace. Questa volta avevo una carta vincente, la visita di Jeff, che ne va pazzo e anche lui poteva indulgere senza gli sguardi disapprovanti della famiglia vegetariana o quasi. Quindi mi butto. Avevo già in mente come farla, cioè farla diventare morbidissima e quasi gratinata per l'aggiunta di formaggio. Non se ne abbiano a male senesi e puristi, perché come materia prima ho usato il lampredotto (spero che neanche i fiorentini pensino a un peccato mortale). La ricetta senese prevede, oltre ai soliti ingredienti, anche salsiccia sbriciolata e peperoncino solo smezzato per il lungo, onde sia facile scartarlo. Devo dire che avendo sottovalutato il volume della trippa, avevo iniziato la cottura in Staub tonda e poi travasato in grande Staub ovale che quasi mi stronca con il peso. Sia io che Jeff abbiamo veramente golosamente gustato. Amedeo intanto si mangiava un gran piatto di bresaola di chianina... La rifarò appena ne avrò occasione, anzi cercherò l'occasione. Vado:

Olio d'oliva, un bel soffritto di sedano, carota, cipolla, aglio, peperoncino e salsiccia sbriciolata.

Ho fatto andare dolcemente e a lungo.

Aggiungo la trippa ( lampredotto) tagliata a strisciolinne, giro più volte a insaporire, quindi sfumo con del buon vino rosso. Faccio evaporare.

Metto abbondante passata di pomodoro e un cucchiaio di triplo concentrato. Una bella girata, quindi incoperchiamento e a basso fuoco cottura lunghissima.

Ho lasciato riposare il tutto fino al giorno dopo, ho assaggiato e mi è sembrata tenerissima, comunque ho dato ancora mezz'ora di cottura e qualche minuto prima di servire ho aggiunto una bella manciata di pecorino toscano, stagionato, grattato.






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