sabato 4 maggio 2019

Ndunderi - gnocchi amalfitani - con il gorgonzola


Da Artemisia

Pioggia, camelie che non vogliono aprirsi, nuove begonie, Nuvola che aiuta a fare il letto. Ho una piccola nostalgia: gli ndunderi, gli gnocchi di ricotta e formaggio di Minori, costiera amalfitana; ripeto l'impasto. Stefano Arturi consiglia, per prepararli in anticipo: quando avevo il ristorante, preparavo gli gnocchi con una tecnica da ristorante, appunto; li cuocevo, li gettavo subito in acqua ghiacciata (con moltissimi cubetti di ghiaccio), li scolavo e li facevo asciugare su canovaccio. Poi in frigo. Si mantengono benissimo e il trattamento termico li rafforza: spadellarli poi è gioco da ragazzi.

Fare gli ndunderi

200g di ricotta di mucca, 200g di farina00, 100g di formaggio grattugiato (ad es. caciocavallo), due rossi d'uovo, una bella grattugiata di noce moscata.

Tutto in una ciotola, impastare, quindi finire sul tagliere fino a pasta omogenea e liscia - una bella pasta setosa, che non chiede farina e si lavora facilmente.

Fare un cilindro di pasta spesso, di circa 3cm di diametro.

Tagliarlo a tocchetti di circa 3cm di lunghezza.

Schiacciarli con un dito per incavarli, poggiandoli su una superficie che li renda rugosi; dalla grattugia, alla tavoletta rigata da gnocchi.

Da venti a quaranta gnocchi, dipende dalla grandezza che gli date. Più venti che quaranta se tenete le misure di cui sopra.

Cuocerli la prima volta

Buttarli in acqua bollente salata e abbondante, tirarli su appena vengono a galla (pochi minuti).

Scolarli bene.

Condirli e gratinarli

Fondere del gorgonzola dolce e condirli; metterli in teglia imburrata con su qualche dadino di mozzarella, gratinarli.

 





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