giovedì 22 febbraio 2018
Febbraio. Bocche assortite: nutrirle, che affamate son peggio.
Febbraio 1991. Bocche assortite: nutrirle, che affamate son peggio. Eravamo quattordici, si discettava. Una strana compagnia, ancora con qualche promessa sul futuro - poi, chi più chi meno, rivelammo oltre che belle resistenze alla sorte e intelligenze, anche certe ottusità e qualcuno qualche carognaggine, allora velate dalla speranza - si discettava, si pensava, si dicevano anche alcune cose interessanti. Io li nutrivo. Menu: Crostini toscani di milza e fegato (la ricetta di un'amica pistoiese, che mi ricorda la bella Pistoia tutta a romaniche righe bianche e nere, la campagna a un passo, gli ellebori, i muschi); Diavoli a cavallo (prugne con la pancetta); Torta pasqualina (come mi venne di farla a febbraio?); Torta ligure con carciofi (portata da un ospite); Quiche lorraine (pure un'ospite); Bigné salati squisiti (altro ospite); Frittata alle erbe; Ravanelli, carote, sedano, funghi in pinzimonio; Sacher e Torroni romani di una vecchia pasticceria trasteverina che ancora aveva l'anziana signora che per decenni vi imperò.
Crostini toscani di milza e fegato
Diavoli a cavallo (prugne con la pancetta)
Torta pasqualina
Torta ligure con carciofi
Quiche lorraine
Frittata alle erbe (come quella del link, ma senza salsicce e con molte erbe)
Ravanelli, carote, sedano, funghi in pinzimonio
Bignè salati
Sacher di Valzani, storica pasticceria trasteverina allora ancora in vita.
Torroni romani morbidi, rotolati nei pistacchi, ottimi, sempre di Valzani (antro con vecchia signora abile, figlio bizzarro, grosso gatto)
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