mercoledì 2 agosto 2017
Modesta di albicocche
Da Artemisia
Avendo una parete che chiama, si procede nella difficile arte dell'accrochage. Si scava negli stipi, ne escono stampe, disegni, dipinti, cornici, ci si ripromette di aggiustare tutto dopo, più tardi, alla fine, e intanto si accrocca, si accrocca. Come la parete chiama quadri, il tavolo chiama cene, per cui alcune albicocche diventarono modeste. La cosiddetta Modesta - dolcetto francese semplice semplice semplice - funziona, oltre che con le provate ciliegie, con le ieri testate albicocche; certo si gioverebbe delle prugne, ovvero di tutta la frutta che si presti a essere sacca caramellata di polpa esplosiva e morbida (va mangiata calda). Anche tagliata a metà, come le presenti albicocche. Non ho provato ad affettare (per via della sacca etc.), però penso che qualche fetta di albiccocca ad aranceggiare tutta la superficie ci vorrebbe (penso anche a polpe frullate, ma verebbe meno il semplice semplice; queste fantasie portano la ricetta sotto il tag Officina Riparazioni, dove raduno ricette provate più volte, esperimenti). Sul tavolo di Luglio 2017. Una cena uzbeka del tutto per caso.
Si procede così:
teglia da forno che si porti anche in tavola, di 26cm, imburrata.
Coprirne il fondo con mezze albicocche denocciolate ben serrate.
Mescolare una tazza di acqua, una di zucchero a velo, una di farina, versare su.
Forno a 250° per 20'.
Servirla calda.
Accompagnare con gelato o similia.
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2 commenti:
essì, questa va voglio provare
prova infilando nelle fessure fettine, più è fitta meglio è
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