lunedì 9 gennaio 2017

Rapini o cime di rapa ripassati in padella con finocchio e avocado



Di Isolina, ovvero Brassica Illirica

Non ditemi che questi accostamenti non vi sorprendono! Fu del tutto per caso e causa avanzi. Di tutto avevo poco, allora ho pensato: vediamo cosa salta fuori. Mi piacque e osai riproporre con amici che approvarono pienamente. Questa bizzarria era stata preceduta da ottima mozzarella e piccola ricottina di bufala portata dagli amici di ritorno da Battipaglia. Accompagno il post con piccole note di campagna senese: un cotechino che  fu mangiato altra occasione, notando l'eleganza delle due lenticchie; la neve in questo momento non c'è, ma non ci sorprenderemmo di vederla cadere;  Polverina è in versione invernale, l'assortimento di riviste e giornali testimonia che qui siamo internazionali.

I rapini o cime di rapa, che erano stati bolliti e strizzati, li ho tritati abbastanza finemente.

Il finocchio l'ho tagliato a pezzetti e così l'avocado.
 
In padella poco olio d'oliva e uno spicchio d'aglio che ho fatto imbiondire e poi ho scartato.

Dentro, a fuoco vivo la dadolata di finocchio (come quantità diciamo che è 1/5 dei rapini). Faccio andare brevemente, quel tanto che basta a intenerire e insaporire il finocchio, quindi aggiungo i rapini e faccio andare per altri cinque minuti, indi aggiungo i pezzetti di avocado e proseguo la cottura per un paio di minuti.

L'avocado ammorbidisce, ingentilisce i rapini e si sposa benissimo con il finocchio (che deve rimanere duretto).





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