Maggio 2015. La cena delle peonie. Sono tornate da noi Le Tre Grazie; si parlava di lavoro, anche. Non che abbiamo mangiato quelle, ma tutto è nato dal ricordare una certa pezza africana color ruggine, e quanto stia bene sul tavolo, e dall'aver voluto fiori, e dall'aver pensato che certe peonie tra il ciliegia e il cremisi ci sarebbero state bene. Poi ho tolto il vaso dal tavolo, che troppo troneggiava, ma gli ospiti sono stati accolti da quello; poi si è ripiazzato lì, e ancora ci sta. Menu: Tartellette con crema d'uovo sodo, una alla menta e cetrioli, l'altra alla paprika; Clafutis de reblochon aux abricots, con l'amata congiunzione salato, acidulo e note dolci; Tatin di cipolle rosse, un vecchio piatto rifatto dopo anni con piacere, perchè le cipolle rosee e spampanate sono molto rose di maggio; Zuppa sarda di carta da musica, finocchiella e agnello scappato; Fougasse e impasto bianco di Richard Bertinet (quanto divertenti da fare!); Insalata di foglie e frutta; Caprese portata in dono, per niente caprese, ma molto molto buona, fondente come se ci fossero castagne. Champagne per cominciare, poi Amarone, poi un Calvados.
Tartellette con crema d'uovo sodo, una alla menta e cetrioli, l'altra alla paprika
Clafutis de reblochon aux mirabelles
Tatin di cipolle rosse
Zuppa sarda di carta da musica, finocchiella e agnello scappato
Fougasse e impasto bianco di Richard Bertinet
Insalata di foglie e frutta
Caprese
La stanza attende gli ospiti:
2 commenti:
Tutto bellissimo, soprattutto la tatin di cipolle, che amo..va bè.. anche le tartellette.. :))
grazie Giulia, dovessi scegliere un ospite, ti sceglierei :)
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