Di Isolina
Alto sulla valle della elusiva Durance, un millenario priorato benedettino dal nome impossibile Ganagobi, con il suo campo di lavanda, resiste al tempo e chiede ancora fatica. Al mattino mercato di Martigues, poi aperitivo e seguirà, anche se fuori sede, pasta della domenica.
Nella padella olio d'oliva e peperoncino, poi ci butto le melanzane tagliate a cubetti e le faccio andare vivaci fin quando cambiano colore; aggiungo un grandissimo scalogno sminuzzato e sale.
Dopo qualche minuto aggiungo dei pomodori, abbondanti, cubettati.
Abbasso la temperatura e lascio cuocere.
Quando mancano pochi minuti alla fine, aggiungo prezzemolo tritato.
Spengo il fornello... o così credo. In effetti mentre stavo placidamente leggendo, sento un odorino meraviglioso che arriva fino alla terrazza... Vado in cucina: è il mio sugo che si è ristretto al punto di gratin molto gratinato.
Mescolo furiosamente, vedo che nulla è veramente perduto. Do' un bel giro di aceto di vino e quindi altro olio d'oliva.
Le penne che alla fine spadello sono deliziose.
Ho deciso di ricordarmi di lasciar bruciacchiare questo tipo di sugo anche in futuro.
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