domenica 1 luglio 2012

Penne con le melanzane abbruciacchiate

 
Di Isolina

Alto sulla valle della elusiva Durance, un millenario priorato benedettino dal nome impossibile Ganagobi, con il suo campo di lavanda, resiste al tempo e chiede ancora fatica. Al mattino mercato di Martigues, poi aperitivo e seguirà, anche se fuori sede, pasta della domenica.

Nella padella olio d'oliva e peperoncino, poi ci butto le melanzane tagliate a cubetti e le faccio andare vivaci fin quando cambiano colore; aggiungo un grandissimo scalogno sminuzzato e sale.

Dopo qualche minuto aggiungo dei pomodori, abbondanti, cubettati.

Abbasso la temperatura e lascio cuocere.

Quando mancano pochi minuti alla fine, aggiungo prezzemolo tritato.

Spengo il fornello... o così credo. In effetti mentre stavo placidamente leggendo, sento un odorino meraviglioso che arriva fino alla terrazza... Vado in cucina: è il mio sugo che si è ristretto al punto di gratin molto gratinato.

Mescolo furiosamente, vedo che nulla è veramente perduto. Do' un bel giro di aceto di vino e quindi altro olio d'oliva.

Le penne che alla fine spadello sono deliziose.

Ho deciso di ricordarmi di lasciar bruciacchiare questo tipo di sugo anche in futuro.










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