lunedì 11 aprile 2011
Cagliata di capra al fico, pampanella
Di Isolina
Piena primavera, o la linfa non ha potenza.
Latte di capra, rametti di fico incisi.
Si scalda il tutto fino a temperatura di febbre alta, si spegne il fuoco.
Si aspetta. E il miracolo della trasformazione avviene nel giro di pochi minuti. Si aspetta un poco e quindi si cola.
Il siero si separa dal caglio.
Adesso si tratta solo di aspettare, anche solo un'oretta, ma anche più a lungo se lo dovete far viaggiare.
Ovviamente la stessa cosa si può fare con altro tipo di latte.
Nota: Ornella di Ammodomio mi dice che ho "inventato" la pampanella.
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7 commenti:
Isolina, che meraviglia, hai fatto la Pampanella!!!!!!!! Metti un po' di questa cagliata nelle foglie di fico e chiudile a pacchetto... vedrai...
Ti adoro!!!!!
davvero senza caglio, senza succo di limone, senza nulla? Resto stupita da tanta semplicità...Buona settimana cara, un bacione...
Chiara, proprio così! Ma è un breve momento, quando la linfa dell'albero scorre. Poi si ferma. Devo provare con il carciofo
Ornella si può sapere di più sulla Pampanella? Grazie!
Ovviamente: trovato tutto sul tuo blog!
isolina, l'ho fatta, oggi. ma non ha cagliato un granchè (un po' sì ma non a sufficenza). ho aggiunto un cucchiaio di aceto di mele, dato un bollo e siamo comunque riusciti ad assaporare una delizia. ma... non sarò soddisfatta fino a che non riesco a farla solo con i rametti. meglio in primavera forse, anche se i miei rametti la lacrima bianca ce l'avevano...
ciao e grazie
laura
Laura: lo so purtroppo stessa delusione anche per me. Bisogna aspettare la potente linfa di primavera. Con l'aceto o il limone... non mi da la stessa soddisfazione. Ho anche provato, con stesso minimo risultato con i cardi selvatici. B isogna indagare anche in questa direzione. Che latte usi? Teniamoci informate!
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