giovedì 3 marzo 2011

Pasta all'olio doliva e vino della valle di Comino


Da Mentuccia una pasta della Valle di Comino, e penso di tutta quella parte di Italia dove attecchiscono gli olivi.

Un bicchiere di vino bianco secco, un bicchiere di olio d'oliva e.v. dal gusto delicato come quello della Val di Comino, basso Lazio, ex regno di Napoli, ai confini con il parco nazionale d'Abruzzo. Terra di olivi e ottimo olio, e di vinelli bianchi, oltre che di ottimi rossi.

Olio e vino metà e metà, con un eventuale sbilanciamento a favore del vino.

Tanta farina00 quanta ne prende, un pizzico di sale.

Impastare con vigore, energia, e sbattimento della pasta sul tavolo.

Si avrà un'ottima pasta setosa e aromatica, lavorabile come un flessibile tovagliolo: potete andarci in giro portandola sul braccio.

Ci mette di più a cuocere rispetto a - mettiamo - una brisée.

Per cosa? Le torte rustiche, ovviamente.

Come la pizza di zucchine, un imperdibile classico.


O come il Pasticcio di carne in crosta


O il Tacchino in crosta marinato

 O il  Pasticcio di carne in crosta con spezie, prugne e aroma di limone


Quando a questa pasta si aggiunge zucchero (tanto di vino, tanto d'olio, tanto di zucchero) si fanno squisitissime ciambelline.


3 commenti:

papavero di campo ha detto...

tanto lavoro!
gli Orsi di Val Comino
mai stanno fermi!

papavero di campo ha detto...

comunicazione per Artè:

visti gli orsi, belli e buoni!
aggiungo haiku, stop


orso in maschera
scompare bestialità
nel compromesso


Il Giuoco avvince
alla metamorfosi
assoggettati

giovedì grasso
rimpinziamoli st'orsi
sempre prestanti

a pancia piena
il giudizio gonfia
e il cuore vola

baldanza d'orso
mette la maschera
affabulante


ps: aspetto seguito ursino, ce ne sono di vispetti se ben rammento



ps2:

Artè mia cara
sogno la geisha eppure
nulla m'accade

artemisia comina ha detto...

la geisa preme come una gemma nel cuore di papavero.

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