martedì 8 marzo 2011

Copenhagen. Rosenborg Slot. Maria Sibylla Meryan




Un'altra meraviglia di Rosenborg Slot sono 50 disegni di fiori e insetti della formidabile Maria Sibylla Merian, esposti senza diciture lungo le pareti della scala. Possono sfuggire molto facilmente; mi sono soffermata a constatarne l'altissima qualità, ma ho letto solo dopo che era lei. Li avrei guardati con molta più attenzione, poiché ho un debole per questa dama. Benché in rete si trovino molte opere di MSM, preferisco, sentimentalmente, proporre il frammento che ho fotografato quasi per caso, catturata da quegli elegantissimi profili.

Rosenborg Slot parla di MSM qui.

Fu una bambina tedesca incantata dai bruchi e dalla loro trasformazione in farfalle; andava raccattandone ove poteva e raccogliendoli nella sua cameretta, certo sucitando perplessità "Sybilla, ancora quelle bestiacce!" ma grazie a dio con tolleranza. Ebbe, suppongo, una buona mamma e un ottimo patrigno, pittore di nature morte all'olandese, che le insegnò a dipingere. Lei per amor dei bruchi perfettissimamente imparò, e coniugando l'arte di dipinger fiori e bruchi così attentamente osservati, divenne scienziata, poiché prima di lei nessuno aveva congiunto insetti e pante ospiti.

Di più: presa dalla sua passione per questi animaletti che altri nel frattempo andavano dipingendo su vellutate pesche o a spasso su mirabili dolcetti di zucchero come rappresentazione del demonio che attenta alla purezza della vita del buon cristiano, ne ammirò e dipinse la genesi, contro la teoria fondata sull'autorità di Aristotele della loro germinazione spontanea dal fango e dalla putredine, ancora assai diffusa benché alcuni eruditi la sapessero falsa.

Mentre era tutta presa da queste passioni, non trascurò di sposarsi, generare due figlie, separarsi, andare in una comunità religiosa fondamentalista ospitata in un castello del governatore olandese del Suriname, ammirare ivi una strepitosa collezione di farfalle, abbandonare la comunità estremista sia per troppa saggezza che per la curiosità di andare a vedere di persona le eccezionali farfalle. Parte così per il Suriname senza finanziamenti ma con un prestito ottenuto in nome del libro che farà, accompagnata da una delle figlie.

Avventuroso per tale viaggio è dir poco, aggiungeteci che andava a fare cose stranissime, e capirete la dama. Due anni passò tra indigeni e schiavi negri e olandesi e altri europei; fu aiutata dai primi a cercare insetti e loro uova e piante, ma anche coccodrilli, serpenti, frutti incogniti; tutto fu osservato e disegnato dalla curiosa signora, che haimé poi si ammalò di febbre gialla e dovette ripartire.

Mirabili i libri che derivarono dalla spedizione, tanto per bellezza che per sapienza, ma guardati con sufficienza dai dotti perché scritti in tedesco e non in latino, unica lingua ammessa nella comunità scientifica, che ancora una volta si dimostrò soggetta a riti bizzarri e legati molto più all'emozione che alla ragione tanto quanto tutte le altre.

Qualche nota sulla sua assai interessante vita di artista, naturalista, anticonformista, da wikipedia


Anonimo.



2 commenti:

orsy ha detto...

Che ritratto! Il pittore è rimasto folgorato dal soggetto e lo racconta con vibrante partecipazione... chi non rimarrebbe folgorato da un simile volto?
Avanzo l'ipotesi che Sibylle fosse mancina...
Torno da lei.
orsy

artemisia comina ha detto...

ah un tè con Sibylle...

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