Sotto il sole del pomeriggio, un bordo di lavande nel giardino dell'Hotel di Borgo Pretale raccoglie tra le sue spighe ondose una fitta folla inebriata di farfalle e bombi che incessantemente si posano, suggono, tornano a posarsi tessendo un fitto e mobile gomitolo di voli. Il Nunche ed io ci siamo infilati nella sarabanda con le nostre piccole compatte acchiappando un occhio qui, uno svolìo d’ali là.
Le due bellissime, bianche, con disegni scuri e macchie azzurre, tutte smerli, sono la sempre più rara Podalirio (sono simili tra loro, ma questa ha le ali che terminano a coda di rondine) e il più comune Macaone (Podalirio e Macaone erano due fratelli, figli di Asclepio, medici e pretendenti di Elena di Troia). La nera con la cintura gialla e i pois bianchi è parente di queste viste a Bagno Vignoni e con i suoi colori avverte di essere pessima e velenosa, quindi si permette movimenti tardi e rilassati. La piccolina con gli occhioni scuri, l'ultima, è una Hesperidae, pare che si chiami Tymelicus sylvestris.
I riccamente impellicciati sono bombi, Bombus terrestris, e la grande quantità di pelo serve loro a imbottirsi di polline.
5 commenti:
Mi sto studiando tutti i tuoi post nati in Toscana. E non sto nella pelle. Ma devo aspettare ancora un bel po'. Intanto mi immagino i profumi.
Alex, ti ho pensato.
sarà bellissimo, quasi dovunque tu metta piede :))
Bellissime! Quest'anno contrariamente al solito, ho tagliato solo un cespuglio dei tanti di lavanda, quindi le farfalle e tutti gli altri esserini svolazzano svolazzano e succhiano. Ma nn riesco mai a beccarli. Meno male che ci sei tu!
che foto!
che ombre!
colore luce ombra e un suggere che si rende palpabile
non avevo mai visto un tale numeroso avventarsi di inebriate farfalle.
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