mercoledì 28 ottobre 2009
VENEZIA. NARANZARIA, OSTERIA IN RIALTO.
I bianchi piedi del Palazzo dei Camerlenghi non ci mettono nulla ad andare a mollo appena l'acqua sale, e anche quelli dei vicini tavoli della Naranzaria subiscono la stessa sorte. Siamo tornati alla Naranzaria. Ci siamo seduti con le onde del Canal Grande che ci lambivano le suole delle scarpe, e ci siamo consolati, tutti felici del luogo e del cibo: baccalà mantecato e mousse di salmone, sushi e pollo teriyaki (c’è, effettivamente, anche un cuoco con occhi a mandorla). Intanto passava un barcone con su un pianoforte a coda.
Un altro post sulla Naranzaria.
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9 commenti:
Qualcuno era pronto a suonarlo?Lezioni di piano docent...
però poi doveva pure suggestivamente inabissarsi nel canale, cosa difficile vista la profondità di quest'ultimo ;)
come si fa a resistere, come si fa, a mangiare a filo d'acqua.
non hai fotografato il pianoforte?! non ci credo tira fuori la foto!
pardon era sparito in mezzo ai cibi! eh mi pareva strano!!
francesca, un ricordo: Harris Dolci alla Giudecca; le onde arrivano ritmicamente e tu, in campana, ogni volta tiri su i piedi, poi li riappoggi; intanto il maitre ha messo le mollette ai pantaloni per tenerli su.
e ci mancava, che mi sfuggisse il piano, piuttosto mi buttavo in acqua (non c'era molto da camminare).
Che meraviglia, sono passati tanti anni dall'ultima volta che ho attravertato Venezia sulle passerelle...una meraviglia!!! Ora sogno :)
dimmi la verità: li avevi arruolati tu, i pianoforti.
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