Ed ecco infine i gigli rossi, con i loro steli brevi e le molteplici teste pesanti e fiammeggianti, tutti in giro come donzelle in danza, davanti alla casetta in fondo al giardino, dove ricordo l’orto, e le galline, e dove ancora desso c’è sempre, quando gli umani tornano nella casa, un bucato che ondeggia al vento.
3 commenti:
i fiori mi fanno pensare a quelle che che da noi si chiamano Canne d'India, le foglie mi ricordano le clivie. e magari non sono nè l'una nè l'altra
mi colpisce la disposizione a girotondo. Una mano gentile deve aver seminato quei gigli.
@ dede, mi sa di no, che sono proprio della famiglia dei gigli. per me poi sono i gigli della zia Bianca, e tanto mi basta :DDD
@ sì, una mano delicata..è curioso come si costruisce e si disfa un giardino.
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