giovedì 7 maggio 2009

Pitta, o pizza, con la farina gialla. Calabria


Di Artemisia

Mi ispiro a una ricetta calabrese. Appena assaggiata sembrava troppo piccante, poi tutti ne abbiamo ripreso, tranne l’ospite bolognese che ci trovava pazzi. Accompagnava formaggi francesi molto freschi e cremosi – ancora meglio sarebbe della ricotta freschissima -  e un’insalata verde e croccante. La rilevante presenza di farina gialla appesantisce l’impasto; la ricetta originale, calabrese, prevedeva 400 di farina gialla e 100 di bianca; temo che la prossima volta diminuirò ancora la farina gialla, fino a un terzo.

Pasta

250g di farina gialla fine, 150g di farina00, 100g di farina integrale, 200g di latte, 100g di acqua, 30g di olio d'oliva, 25g di lievito di birra, un cucchiaino di malto, un pizzico di sale. Impastare, far lievitare.
 
Farcia

75g acciughe sotto sale ben lavate e diliscate, 4 pizzichi peperoncino rosso in polvere, uno di semi di finocchio, una cipollina fresca affettata.

Allestimento

Fare due dischi con la pasta per una teglia da 36cm unta di strutto.

Sul disco inferiore, prima di stendere la farcia, un giro d’olio d’oliva

Sul disco superiore, dopo averlo messo a coperchio, fiocchetti di strutto.

Rimboccare, arrotolare e sforbiciare i bordi.

Far lievitare di nuovo.

 Forno caldo per 30’ a 200°.
 


12 commenti:

*Mariarita* ha detto...

Che dire, è una meraviglia!
Baci ...

Tania ha detto...

Buona, mi piace anche la farcia!

artemisia comina ha detto...

mariarita e tania, ben venute; due blogger, se non mi sbaglio, nuove di zecca, con due bei blog. :))

la belle auberge ha detto...

ciao, carissima., Un paio di domande su questa pitta:
i 50 g di lievito sono giustificati dalla pesantezza dell'impasto?
acciughe fresche o sotto sale?
grazie e a presto
eu

artemisia comina ha detto...

cara eu, mi sa che hai beccato un errore (faccina rossa) correggo.

artemisia comina ha detto...

dimenticavo: acciughe sotto sole; ora specifico (grazie!).

Franz Mosco ha detto...

Arté,ce ne sono pochi, pochissimi, blog CON ricette, intelligenti, belli, sobri, raffinati, senza ciricì e ciriciò, che non grondano zucchero e melassa. Che stimolino il cervello oltre che la produzione di insulina.

Questo è uno.

artemisia comina ha detto...

francesca: artè, presa dall'intensità del complimento, sviene, dopo aver chiesto a un orso di sdariarsi a terra sotto di lei. Plufff nel pelo.

la belle auberge ha detto...

grazie, Artemisia.A presto
eu

PS avevo stampato da tempo(altro) la ricetta, ma c'erano sempre quelle domande a bloccarmi l'iniziativa....

la belle auberge ha detto...

rieccomi :DDD
ieri ho preparato la pitta, mantenendo le dosi originali della crosta. Fatalità ha voluto che anziché lievito di birra mettessi un non meglio identificato lievito chimico (anonima bustina bianca senza diciture, in credenza da tempo, forse allegata a qualche confezione di farina per crostate o simili). Naturalmente ero convinta fosse lievito di birra liofilizzato ma, dopo tre ore e nessun segno di vita, ho realizzato l'errore (faccina di chi sviene). Poco male, perché la pitta è venuta bene lo stesso e il ripieno a dir poco strepitoso. Ottima idea! A breve riproverò con autentico ldb.
Abbraccio
eu

artemisia comina ha detto...

è venuta bene eu? nonostante l'incidente del lievito? (faccina contenta) mi hai fatto venire voglia di rifarla...

la belle auberge ha detto...

Mi è molto piaciuto l'abbinamento crosta rustica e ripieno sapido. Ho messo un mazzetto di cipollotti (4 o 5)tritati, pizzico di peperoncino, semi di finocchio e il contenuto di un vasetto di acciughe sott'olio Balena (le trovo ottime). La crosta è rimasta un po' croccante, a causa del lievito sbagliato, e sono curiosa di riprovarci utilizzando il lievito di birra. Stagione di smaltimento farine in previsione del caldo...
Grazie e a presto
eu

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