mercoledì 22 aprile 2009
LE CUCINE DEL TOPKAPI. I FURTI DI PIATTI.
Gli strumenti delle cucine è cosa meravigliosa da vedere perchè sono li pignattoni, le caldare, e le altre cose necessarie, così grandi e quasi tutti di bronzo, che in suo genere, non si può vedere cosa più bella e più ben tenuta. Il servizio poi dei piatti, è tutto rame stagnato, e tutti così spesso rifatti e netti, che a vederli rende stupore; di questi ne hanno una grandissima quantità, e ne sente la Porta grandissimo danno, e in particolare perchè dando le cucine da mangiare a tanti di dentro e di fuori, massime li quattro giorni del divano pubblico, gliene vengono tanti rubati, che è cosa da maraviglia, ed alle volte li defterdari hanno voluto farli d'argento per consegnarli alli despensieri, ma per la grande spesa si sono ritirati.
Ottaviano Bon, l'ambasciatore di Venezia a Costantinopoli che riuscì ad entrare nel Topkapi nei primi anni del seicento, ci racconta dei furti di piatti che il Sultano subiva e della rinuncia dei tesorieri (defterdari) a farli d'argento.
Ottaviano Bon, Il serraglio del Gransignore, Salerno ed., Roma 2002.
Nel 1527 ci sono 277 cuochi; quarant'anni dopo sono 629. Per capire il periodo, il regno di Solimano il Magnifico dura dal 1520 al 1566. Poi saranno ancora di più, 800, fino a mille nei giorni di festività religiosa. Le persone nutrite erano, nel momento di massima espansione, 4000.
Thérèse Bittar. Soliman. L'empire magnifique. Gallimard 2001.
Indimenticabili i camini (questo lo dice Artemisia).
La prima foto, di Anita Donohoe, da anitasturkey
La seconda, è di Tntimo
La terza, da picasaweb
Vedi anche, in AAA, Guardi, Le cucine del sultano.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
4 commenti:
..come li capisco questi furti di piatti ! mi chiedo se tanta ammirazione sia riservata solo da parte di chi ama cucinare o in generale colpisca ognun che a questi luoghi si avvicini.
io fui tentata assai dalle immense ciotole di porcellana cinese... disgraziatamente la possibilità di intascarle non fu così accessibile, e perché non avevo caftano in cui inguattarle, e perché non me le misero in mano ;)
tegamoni e coperchioni che facevano la loro immensa figura pure su focolaroni della civiltà contadina abruzzese! i turcomanni del resto approdavano sulle coste rapivano deliziose fanciulle forse barattavano tegamoni:))
deliziose fanciulle che magari diventavano capricciose sultane abboffate di sorbetti e dolcetti.
Posta un commento