giovedì 25 dicembre 2008

Anguilla all’arancia con radicchio tardivo di Treviso


Di Artemisia Comina

E chi la vede più l’anguilla? Danilo il pescivendolo dice che il padre ne aveva sempre una vasca piena. Adesso bisogna aspettare il Natale per averla ancora. Mi sono subito precipitata ad acquistarla, e l’ho cucinata così. Nel menu di Dicembre 2008. La Vigilia di Natale. Per quattro persone tendenzialmente parche.

Fare a piccoli pezzi e stufare con mano leggera in olio d’oliva due bei cespi di radicchio tardivo di Treviso con sale, pepe nero appena macinato, una punta di zucchero moscovado.

Sbollentare per 5’ in acqua bollente salata 500g di anguilla in rocchi.

Scolarla, spellarla, spinarla, metterla in padella con olio d’oliva, farla dorare, sfumarla con 100g di vino bianco secco e successivamente con 100g di succo d’arancia.

Aggiungervi la buccia grattugiata di un’arancia, sale, pepe nero appena macinato, spegnere.

Pelare al vivo l’arancia che avete grattugiato.

Con l’aiuto di un coppapasta cilindrico, 8cm per 5cm, deponete in ciascun piatto un paio di cucchiaiate di radicchio, quindi un paio di anguilla.

Aggiungete una cucchiaiata di sughetto di anguilla.

Circondate con spicchi d’arancia.


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