martedì 21 ottobre 2008

MILANO. NICOLA CAVALLARO AL SAN CRISTOFORO.














Ed eccoci da Cavallaro. Qui il ristorante è del tutto centrato sul cuoco e sulla sua cucina, e questo fa la differenza con Pane e Acqua.

Un cuoco generoso, che si spende con gli avventori simpaticamente, accompagnato da una buona brigata che sa quello che ti sta portando in tavola.

Iniziamo con uno spritz che ci dà una traccia: presto veniamo a sapere che Cavallaro è di Padova. Uno spritz “piacione”, dice lui, e infatti piace anche a me, che trova quello del Bar all’Angolo di Campo San Stefano, a Venezia, per dire, molto più mordente e aggressivo. Questo mi piacerebbe che Nunchesto lo rifacesse. Il gentile chef ci rivela l’alchimia: vino bianco, aperol, seltz, angostura, scorzetta d’arancia, tanto ghiaccio.

Arriva poi un amuse bouche con il salame del cuore: lo fanno i parenti dello chef nel padovano; morbido e fondente come alcuni salami veneti, buonissimo nella sua fresca scioglievolezza.

Quindi una crema di parmigiano reggiano brulée di cui apprezzo un certo saporino di fumo che le dà un certo non so che. La crema è accompagnata da un buon prosciutto crudo di Carpegna.

Poi dei ravioli che coniugano ripieno di coda e sugo di ricci, due sapori determinati che si sposano senza confliggere, ma con una certa vittoria dei ricci entro il riuscito equilibrio, nel piatto più pirotecnico della serata.

Quindi dei magnifici spaghetti Senatore Cappelli con aglio, olio Pianogrillo e 4 tipi di peperoncini, due italici e due asiatici, splendidamente mantecati con brillanti scintille peperonciniche entro la morbidezza della manteca.

Nunchesto chiede un Barbera d’Asti Montebruna Braida 2006 al quale cedo anch’io, letteralmente, perché alla fine mi farà affaticare.

Quando arriva la costa di bue brasata su morbida, squisita polentina di storo con gremolata e con croccante cresta di sedano sono in effetti un po’ provata, ma ce la faccio ancora a magiare quella e una bavarese di ricotta con squisito croccante ai pistacchi, sorbetto d’arancia e cappellino di ottimo cioccolato. Nunchesto ha chiesto invece il trio di creme brulée a tre aromi, zenzero, cannella e il terzo non ricordo.

In cosa può ancora migliorare la proposta? Nei pani. Buoni, ma non curati come il resto. E poi una richiesta: la costa un po’ più fondente; e ancora: si può mettere un po’ meno addensante nella bavarese? La mangerei volentieri di fianco più morbido, cedevole.

Comunque, grazie, chef.

Ah, ancora una cosa, l’ambiente; piacevolmente verde e riposante; ombroso: le foto lottano con il buio, ma qualcosa si intuisce.

Abbiamo scelto il menu degustazione da 58 euro.

Nicola Cavallaro al San Cristoforo
via Lodovico il Moro 11
tel. 0289126060

Anche qui nella scelta del ristorante mi sono confrontata con il Caffarri, al cui commento vi rimando; io sto pubblicando il mio prima di rileggerlo, adesso mi divertirà un confronto.

10 commenti:

Stefano Caffarri ha detto...

io ho lavorato sul pesce, ma ho temuta assai di essermi perso qualcosa. al prossimo giro.

sciopina ha detto...

mi è piaciuto mo0lto cavallaro!Il suo stile, nla simpatia, il locale, la cucina e il prezzo!
Anch'io farei una scelta piu' accurata sul pane, ma alla fine il suo cibo è cosi' buono be i prodotti eccellenti che dici:ma chi se ne frega del pane!
Vedo con piacere che stai testando golose mete meneghine..

niky ha detto...

vedere la polentina delle mie parti che gira l'Italia quasi mi commuove :)

artemisia comina ha detto...

stefano: be', io mi sono persa il pesce...ma in effetti, quel salamino...quegli spaghetti...

sciopina:
- vedo che sulle impressioni-cavallaro siamo proprio d'accordo :)
- una volta frequentavo spesso Milano, e anche i suoi ristoranti; ora è solo un 'di quando in quando'.

niky, quella polentina è buonerrima.

Anonimo ha detto...

anche se è passata solo da due ore l'ora di colazione, vedere queste cose mi ha fatto venir fame!

MarinaV ha detto...

Non so quando andrò a Milano, ma Cavallaro sta sulla mia lista di priorità. Conosci il suo blog?
http://www.nicolacavallaro.blogspot.com/

Elena Bruno ha detto...

Che menù! Grazie per la segnalazione e buona serata

artemisia comina ha detto...

marzia, marina, twostella, vi vedo già forchetta alla mano sedute nella riposante sala verde del san cristoforo :DD

marina, sì lo conosco; ci sono anche alcune ricette suggestive e un bambinetto molto biondo che chissà se diventerà uno chef.

Anonimo ha detto...

Ciao, complimenti per il tuo sito! Questo post mi è piaciuto veramente molto e ti ho linkato nel nostro sito di viaggi! Spero ti faccia piacere! Vienici a trovare se vuoi, su trivago!! ;)

artemisia comina ha detto...

certo che mi fa piacere, verrò a trovarvi.

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