Siamo nella raccolta Creme salate.
Da Artemisia
E’ facilissimo fare una crema di castelmagno. Il formaggio a scaglie si
mette in un pentolino a fondo spesso con un goccio di latte, e si fa
sciogliere. Poi si fa raffreddare in frigo, dove si consolida e diventa
morbida crema. Qui la crema viene spalmata su dei dischetti di pane di segale e incoronata con una nocciola. Nel menu di Settembre 2008. La cena del ragoût de boeuf con la melassa.
Mettere del castelmagno artigianale in un pentolino a fondo spesso con un goccio di latte.
Sciogliere a fuoco basso.
Far raffreddare.
Mettere in frigo.
16 commenti:
fame solo a guardarli...
Ottimo suggerimento. Dovrei avere del Castelmagno sottovuoto (spero non inorridiscano gli estimatori)e mi viene voglia di andare a provare questa tua crema. Grazie.
eu
che buona buon w-end
care niky ed eu, buon fine settimana con crostini di castelmagno (e trecce di sogliole :))
grazie !!! aspettavo proprio qualcosa così
:)
marcella, bentornata e buon we anche a te!
merins, in attesa delle castagne, una bella crema di formaggio :)
ciao! idea favolosa!!!! grazie!
pasadena, formidabile un blog sul matrimonio perfetto!
non inorridisco tanto sul sottovuoto di la belle auberge, quanto sul fatto che, in giro, c'è tanto castelmagno taroccato... oppure di caseificio, che non ha niente a che vedere con il vero castelmagno!
bellissima ricetta, da provare!
Spettacolo spettacolare, bocconcini deliziosi! Complimenti Buon WE
marzia, è bella perché è di una semplicità imbarazzante :)
twostella, ho fatto un giretto nel tuo blog: bellissimo. mi piace anche l'angolo tutto piemontese, lo terrò presente.
Artemisia, il pane di segale ti ha conquistato, a quanto pare ;)
Peccato che il castelmagno qui non esiste, ma cercherò qualcosa che gli assomigli, questi crostini s'hanno da fa'!
Pane di segale? Marina, sento nostalgia di atmosfere nordiche :)
ricordo un certo baretto ad Amsterdam pieno di pane di segale e buonissimi pesci affumicati...
Condivido il pensiero di Marzia, semplicemente considerando che il territorio di provenienza del Castelmagno in Val Grana è a malapena in grado di fornire quantità infinitesimali rispetto alla richiesta. Questo non vuol dire che quello in commercio sia cattivo, tutt'altro. Semplicemente non è un prodotto d'origine, come, tanto per fare un paragone, con la bresaola dove ci vorrebbero 1000 Valtelline per soddisfare la richiesta del mercato. Io preferisco una generica toma di montagna stagionata magari meno altisonante ma capisco che in una grande città ci si debba basare su indicazioni più certe.
AV
una volta con Nunchesto ci infilammo su per la valle, arrivando fino al santuario. ci fermammo a dormire a mezza strada, in un paesino con un oste scorbutico.
temevo che se non sei lì, niente castelmagno :)
Posta un commento