Di Artemisia
Il gusto di questo piatto consiste nella congiunzione tra amaro e dolce, tra crema calda e densa e insalata fresca e croccante. Insalata e creme calde, crudo e cotto stanno assai bene insieme. Quanto alla quantità, nel matrimonio zucca-radicchio la porzione-mestolo è molto giusta; ciò non toglie che a seconda della funzione che darete alla crema nel complesso di un pasto, il rapporto può cambiare: la dose, la misura della ciotola. Ho usato la zucca dura come il muro che ho usato per la zuppa di zucca con i chiodini. Per le creme di zucca in genere non metto acqua, poiché desidero una crema densa; qui ho dovuto aggiungerne 150g. E' la zucca violina, che mi piace sempre di più. Nel menu di Febbraio 2013. Un piccolo pasto tra formaggi e verdure: gli ospiti sono arrivati. Era anche nel menu di Novembre 2003. La cena delle meraviglie: una terrina di verza diventa blu, un soufflé esplode. Nel menu Novembre 2003. La cena degli innamorati imprevisti. Nel menu di Gennaio 2002. La cena del porc au caramel. In versione basica senza radicchio: Novembre 2022. Spuntini, nipoti e nipotini
Pulire e tagliare a pezzetti tre-quattro cespi di radicchio di Treviso tardivo. Tenere da parte le cime, dove le foglie bizzarramente si arricciolano.
Fare una vinaigrette con olio d'oliva e.v., aceto di vino bianco, sale.
500g di zucca a pasta dura già sbucciata e tagliata a pezzetti, in pentola con olio e.v. d’oliva, uno spicchio d’aglio, un piccolo peperoncino piccante, un pizzico di sale.
Cuocere finché non è disposta a disfarsi (30’ circa).
Frullare molto finemente.
Versare la crema ben calda in sei ciotole di vetro grandi come un mestolo.
Coprire la superficie della crema con un giardinetto di radicchio, utilizzando le cime arricciolate per farlo bello.
Condire con la vinaigrette.
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