da Pomaurea Abduana, che nelle foto di Nunchesto, in operose estati nella Valle di Comino, si destreggia tra conserve di pomodoro che fluiscono.
Al mercato, nelle case, mezz’ora prima di cenare - Che mangi stasera? - aleggiano stili di pasta su cui si potrebbe scrivere un libro. Se penso a un condimento, lo associo a una pasta: lunga, corta, forata, compatta, fantasiosa, seriosa. A volte parto dalla pasta, a volte dal condimento. La combinazione è uno stato d’animo. Il mio racconto è generazionale. Con la pastasciutta abbiamo passato le prime nottate ribelli, con quella che a Roma chiamiamo ‘aio oio e peperoncino', con un sapore tutto notturno. Con la pastasciutta abbiamo invitato i primi amici a cena, colorato le prime estati collettive, pronunciato le prime dichiarazioni d’amore. Con la pastasciutta siamo sopravvissuti ai primi anni di ‘vita adulta’: se una volta l’emancipazione socio-economica delle famiglie italiane poteva essere calcolata sulla diminuzione dei bolliti settimanali, quella dei nuclei pseudo-familiari tardo novecenteschi potrebbe basarsi sulla progressiva elaborazione del modo di cucinare, servire e mangiare la pasta. Mi chiamo Pomaurea non a caso: il mio amore per il pomodoro nasce dal far di necessità virtù. Da un ricettario tutto nella mia testa, estraggo la pasta con le olive imparata da mia madre, che continuo a fare e rifare per i colori e il sapore asprigno.
Tagliare a pezzettini delle olive nere di Gaeta; quante? Devono essere abbastanza da trasmettere al pomodoro il proprio colore brunito.
Unirci dei capperi (non troppi, meno delle olive).
Soffritto di olio d'oliva e aglio; quando l’aglio comincia a colorarsi, aggiungerci un po’ di pasta d’acciughe (la lunghezza di un dito), poi le olive e i capperi.
Far rosolare qualche minuto, poi aggiungere il pomodoro. Deve trattarsi di pelati con tutta la loro acquetta, un po' tagliuzzati.
Cuocere a fuoco medio, aggiungendo sale a piacere.
Il sugo è pronto quando si è un po’ ristretto e ha amalgamato capperi e olive.
Con questo sugo le mezze penne o gli spaghetti, dopo innumerevoli prove, sono la pasta che mi convince di più.
Aggiungo basilico nel sugo a fuoco spento.