Di Artemisia
La micia Nuvola è stata più che mirabilmente ritratta da un bimbo veneziano. Ho avuto la fortuna di avere l'opera. Avevo già fatto dei Dolcetti serpentelli con ampio riciclo di biscotti. Ho aggiunto cioccolata alla farcia, adottato un'altra pasta, e fatto dei nuovi dolcetti a S. I dolci conventuali spesso avevano questa forma, perché ricordavano la divina Sapienza. Forse S anche per sembrare biblici serpentelli, chissà; del resto il legame tra la serpe tentatrice e la sapienza è incontrovertibile, come pure la sua derivazione dalle divinità ctonie, quindi…Ho dubitato che tali dolcetti - sempre di riciclo, sia chiaro, questa volta con cioccolato e pasta olio e vino - avrebbero retto il fuoco, e che mi ritrovassi con un amalgama indistinto. Naturalmente la loro essenza ctonia fece sì che ressero.
Buttare nel mixer biscotti, miele, spezie - specie cannella - liquore (qui un liquore cinese al pompelmo, comperato per via di una bottiglia di ceramica bellissima) - fino a ottenere un impasto morbido, un po’ molle.
Metterlo a maturare in frigo per una notte. Si rassoderà al punto giusto.
Pasta senza lievito
500g di farina, 150ml di olio extra vergine d'oliva (138g), 150ml di vino bianco (147g), 3 cucchiai di zucchero, sale.
Fare delle strisce di pasta stesa sottile, larghe circa 4cm.
Poggiarvi su dei cilindretti di farcia spessi come un dito di fata (non un ditone, insomma; saranno agevoli da fare).
Rincalzare le strisce sui cilindretti, in modo che vi si incollino lasciando parte della farcia scoperta (la farcia è umida, nel caso fate una strisciata di acqua sul bordo delle strisce di pasta).
Tagliare i cilindretti rivestiti a distanza regolare.
Piegarli a esse.
Metterli su una teglia coperta di carta da forno.
Farli cuocere 180° per un quarto d’ora circa.
Quando freddi, decorarli con della glassa usando un cornetto di carta da forno.
Glassa
Zucchero a velo, bianco d'uovo quanto basta per farne crema molto densa; aggiungere qualche goccia di succo di limone, che la renderà appena un po' più fluida.
Poggiarvi su dei cilindretti di farcia spessi come un dito di fata (non un ditone, insomma; saranno agevoli da fare).
Rincalzare le strisce sui cilindretti, in modo che vi si incollino lasciando parte della farcia scoperta (la farcia è umida, nel caso fate una strisciata di acqua sul bordo delle strisce di pasta).
Tagliare i cilindretti rivestiti a distanza regolare.
Piegarli a esse.
Metterli su una teglia coperta di carta da forno.
Farli cuocere 180° per un quarto d’ora circa.
Quando freddi, decorarli con della glassa usando un cornetto di carta da forno.
Glassa
Zucchero a velo, bianco d'uovo quanto basta per farne crema molto densa; aggiungere qualche goccia di succo di limone, che la renderà appena un po' più fluida.
2 commenti:
Che belli! Saranno buonissimi, mi piacciono tanto!
Hanno la forma dei nucatoli siciliani anche se il ripieno è diverso. Ottima ricetta!
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