lunedì 3 dicembre 2018

Novembre. La tovaglia di fiandra


Novembre 1989. La tovaglia di fiandra. Metto la tovaglia di fiandra con le iniziali art deco di mia madre, piango la perdita di una forchettina (quelle posate, un po' spaiate, le comperammo insieme io e lei - me le regalava - da due fratelli napoletani che disfavano la casa di famiglia, e a me, raccoglitrice di conchiglie, quanto piaceva che fossero spaiate), apparecchio per quattro ospiti: due coppie allora a noi vicine che non sapevamo si conoscessero, ma si conoscevano, e i rapporti filarono abbastanza. Stavo imparando a non mettere sul tavolo catini di cose, ma piccole portate, anche numerose, di cui davo piccole porzioni. Dovrò recuperare l'anticonformismo che mi faceva unire una zuppetta molto contadina e un piatto elaborato come il porc au caramel. Menu: Funghi gratinati al radicchio tardivo, Zuppa di indivia, Maiale caramellato all'arancia o porc au caramel, Sedano di Verona gratinato, Puré di mele, Insalata di indivia belga con radicchio, parmigiano, salame, mela, noci, vinaigrette con senape di Digione; Sacher di Valzani, un pasticcere trasteverino di rustica bontà. Tra i vini, ha preso nota di un Dolcetto Giordano.

Funghi gratinati al radicchio tardivo

Zuppa di indivia

Maiale caramellato all'arancia o porc au caramel

Sedano di Verona gratinato

Puré di mele

Insalata di indivia belga con radicchio, parmigiano, salame, mela, noci, vinaigrette con senape di Digione

Sacher







2 commenti:

cat ha detto...

profumano di cassetti buoni queste storie di tovaglie!
sempre un piacere leggerle.
Un saluto goloso, il cat

Pellegrina ha detto...

Questa tovaglia forse rievoca più di quel che sembra.
La fiandra è il tessuto preferito della mia mamma che invece non ama (lei) le forchettine e in generale gli oggettini.
Incantata dai tuoi funghi, incuriosita dalla zuppa, e incredula davanti alla belga con salame senape e parmigiano...

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...