sabato 10 dicembre 2016

Pane piatto ripieno, quasi laccha paratha


Siamo in due raccolte.

Pani e Lieviti, che include anche torte salate lievitate e crespelle: Pani e focacce; Focacce e pizze condite; Panini, baghels, blinis, gougere, lussekatter; Piadine, pani piatti; Non uzbeki; Brioche russe; Lieviti Farciti; Torte salate. Lievitate; Torte salate. Pizze focacce e tielle di scarolaCrêpes, crespelle, blinis.

E poi in India con Samosa, Chapati, Paratha, Nipattu, Cheela, Jala roti. San Wikipedia dice che il Samosa è un piccolo involucro di pasta con una farcia salata e speziata, con forma triangolare, a cono, a mezzaluna (o di pesce, aggiungo io). Popolare in India, nell'Asia Centrale e Meridionale, sulle sponde dell'Oceano Indiano, nella Penisola arabica, nel Corno d'Africa, in Africa orientale, in Nordafrica, in Turchia, in Grecia, intorno al Mar Nero. Quasi dapertutto. In AAA ce ne sono anche di uzbeki. Il Chapati, o Chapatti è un pane piatto diffuso in India, Asia meridionale, Medio Oriente, Africa orientale. La paratha è un pane sfogliato, a volte con verdure, diffuso in India, Sri Lanka, Pakistan, Nepal e Bangladesh. I Nipattu sono speziati crackers del Karnataka. Le Cheela sono indiane crêpe, crespelle. Lo Jala roti è una crespella traforata diffusa in Malesia, che si suppone venga dall'india. Questi snack hanno un sacco di parenti ovunque nel mondo, AAA ha cercato di raccapezzarsi, vedi per esempio La pasta sfogliata dall'Asia centrale all'India, a Napoli.

Di Isolina detta Brassica Illirica

Una variante del laccha paratha. Voglia di rompere con il grigio, facendo qualche cosa di rallegrante. Cose tonde portano buona ventura, da sempre. Nella sua grande rusticità, ha rallegrato vista e palato.

In una ciotola metto una tazza di  farina0, 1/3 di tazza di farina di grano duro e 1/3 di farina di ceci.

Aggiungo una manciatina di semi di cumino, due cucchiaiate d'olio d'oliva.

Faccio un impasto morbido con acqua caldina, un poco più che tiepida.

Metto a riposare a lungo sulla spianatoia, sotto la ciotola rovesciata.

Intanto in altra ciotola metto del radicchio invernale (dell'orto) tagliato finemente, una mezza cipolla triturata, olio piccante al peperoncino con qualche fettina di peperoncino, sale.

Mescolo bene e lascio riposare.

Al momento opportuno lavoro l'impasto per renderlo ancor più morbido ed elastico.

Poi con il mattarello incomincio a stendere.

Quando ho abbastanza allargato, trasferisco il disco di pasta su uno strofinaccio da cucina leggermente infarinato e allargo ancora fino ad avere un disco molto sottile.

Su questo spargo il radicchio e incomincio ad arrotolare la pasta su se stessa a formare un serpentone.

Poi lo avvolgo su se stesso a chiocciola, e abbasso fino ad avere un gran discone.

Scaldo molto bene la piastra di ghisa, la ungo d'olio d'oliva e via andare.





Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...