Marzo 2016. Primavera, quasi. Orgia di torte. Giornata e poi serata di lavoro. Siamo in quattordici. Allestiamo, ma sbrighiamoci. Certo, c'è la primavera sul terrazzo: il re ranuncolo si cinge di aromatiche; turgida la lavanda. Poi torte; nel dubbio "basterà?" una Frittata di cipolle, che Teo farà magnifica (optiamo per le cipolle, la lunghissima stufatura - un'ora - rende la frittata ottima). Ecco le torte: Torta d'erbi della Lunigiana (è primavera, o no? riedizione e alcune considerazioni: triturare non troppo, viva la discontinuità, erbe aromatiche a fiumi, la bellezza della pasta supersottile, alla ligure.); Torta di patate (una tarte francese un po' italianizzata per farne molte fette); rustico napoletano (ancora una volta: è così buono nel suo dolce-salato antico, sempre un po' diverso). Dolci: Crema di papaia (lanciata e mangiata, niente foto: vedetela nel link in magnifiche tazze Herend), Torta di cioccolato nero e bianco (simile alla versione 2013 di questa, ma senza pere; ho dovuto piantarla a metà nelle mani di Teo, ero incerta sulla procedura etc.; piacque molto, ma io ero in lotta con lei; poi esiterà in un dolce molto approvato, vedere il link).
Torta d'erbi della Lunigiana, tra Liguria e Toscana
Rustico napoletano
Torta di patate
La frittata di cipolle di Teo
Crema di papaia
Torta di cioccolato nero e bianco
3 commenti:
Le torte salate mi sanno proprio di primavera e mi hai fatto venir voglia di accendere il forno :-)
mi sa che dalle tue parti c'è anche un bel freddino :)
Mamma mia che meraviglia, una meglio dell'altra, adoro le torte salate!!!!
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