mercoledì 30 marzo 2011

COPENHAGEN. GERANIUM2 seconda puntata


La prima puntata, qui.
Curiosi, non ci priviamo dei formaggi. La Danimarca sta sperimentando anche con quelli e nel 2010 un brie di pecora danese ha vinto un concorso a Roma in una gara tra 56 paesi. Strano a dirsi non è qui che assaggio il formaggio per me più buono, ma in una ristorante ben più popolare. Sarà un verde fondente di squisita bontà. Come si vede dalle foto, la scuola è la Francia. C'è una piccola composta di frutta, dei pani ricchi di semi.








Segue uno schiumoso succo di mele bio che io osservo come la volpe fece con il cibo che gli offrì la gru, infilando esterrefatta il naso nel vaso cercando di occhieggiarne il fondo e di capire di cosa si trattasse. Fantasie? Uova di fata, bava di elfo. Nel rigore danese si insinua qua e là la sorpresa manierista e barocca. Del resto, niente di strano, se si pensa alle wunderkammer di cui restano tracce a Rosenborg Slot.


Birra di sambuco, fiori di sambuco, erbe al gusto di liquirizia. Le scaglie caramellate fanno pensare di mangiare la bottiglia. La wunderkammer è ancora qui.


Dolce con acetosella e stellina odorosa (o gallium odoratum o asperula). Quella che sembra brina verde è una brina verde gelata e dolce. Cosa fossero quei rametti non so. Certo li ho mangiati, e si trattava di un dolce estremamente buono.



Fino a quella sera non avevo avuto la piu' vaga idea di cosa mangiassero elfi e fate, e avrei azzardato qualcosa di vago tipo "nettare e petali di fiori" ma dopo essere stata in questo ristorante fautore come altri, certo da provare, della nuova cucina nordica tutta muschi e acque di fiordo, posso dire che lo so perfettamente, e che anche un umano può apprezzarla assai.

Aggiungo che il timore di uscire presi dai morsi della fame dopo essersi nutriti di miniature vegetali è stato fugato: la fame era sparita. Quanto alla noia, spero che l'immaginazione vi abbia già detto che non ce n'è stata alcuna. Nunchesto notava come i sapori squillassero.

Copenhagen ha numerosi ristoranti a rappresentare il nuovo movimento gastronomico tutto nordico fondato sull'uso e la valorizzazione delle loro ottime materie prime, a scavar nei prati e nei mari e sulle rocce, più numerose di quanto non si possa supporre; certo d'inverno il virtuosismo si accentua. Geranium era uno dei pochi ristò con giovani cuochi innovativi di Copenhagen a cucinare e non a sciare dopo le fatiche del Natale; il famoso Noma, tra gli altri, era chiuso.

Geranium2

Geranium2 ha riaperto nel 2010; se siete curiosi di vedere la faccia del cuoco, Rasmus Kofoed, guardate qui; ha vinto il Bocuse d'Or 2011, miglior cuoco del mondo. Se siete curiosi di valutare la posizione dei cuochi del nord nella classifica, guadate un po' i primi tre: Bocuse d’Or : Rasmus KOFOED, representing Denmark - Bocuse d’Argent : Tommy MYLLYMÄKI, representing Sweden - Bocuse de Bronze : Gunnar HVARNES, representing Norway. Da qui.

Sul sito visitcopenhagen vi aggiornerete se già non lo sapete su tutte le stelle Michelin della capitale e su Geranium2.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...