martedì 18 maggio 2010

Gyoza, ravioli giapponesi.


Da Artemisia

Presa dalla smania di fare i gyoza, ravioli cinesi (jiaozi) addomesticati dai giapponesi, diventati popolarissimi dopo la seconda guerra mandiale, forse importati dai soldati che erano stati in Cina, acchiappata la prima ricetta, ho fatto la pasta troppo spessa; quindi li ho salvati con una frittura. In effetti anche in Giappone se ne trovano fritti come pure al vapore, ma la versione più nota e diffusa è quella che inizia soffriggendoli in una pentola unta di olio di sesamo e poi li conclude con una cottura a vapore. Ce ne sono di tutti i tipi, vedete anche i Pot stikers di Isolina, ma la cottura più comune è quella che ho detto e il ripieno più diffuso è con carne di maiale e verza. Dopo i fritti dalla pasta spessa, intignando, li ho provati con la dovuta pasta sottile. Con le dosi indicate, vi avanzerà della pasta, che è quella della prima ricetta, dei miei pseudogyoza fritti. Potete farne delle tagliatelle e farvi ispirare da una di queste minestrine: Estremo Oriente. Spaghetti, Vermicelli, Noodles, Vi propondo di acconciarli a girotondo, ma è tutt'altro che obbligatorio; il più delle volte vengono proposti "sciolti".
 
Salsa

Farla come prima cosa, deve stare un po' in infusione.

In una ciotolina che poi viene portata in tavola: 60ml di salsa di soya, 2 cucchiai di aceto di riso, 2 cucchiai di Mirin, 1 cucchiaino di zucchero, 1 spicchio d’aglio ridotto in crema, 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato finemente, 1 cucchiaio di cipollina fresca affettata finemente.

Ripieno

Mescolare in una ciotola: 250g carne di maiale macinata, un quarto di una piccola verza bianca finemente tritata, 2 cucchiaiate di cipollina fresca altrettanto finemente tritata, uno spicchio d’aglio ridotto in crema, 3 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaio di salsa di soya, 1 cucchiaino di olio di sesamo, sale e pepe nero appena macinato.

Pasta 

300g di farina00, 30g di olio di sesamo, circa 200g di acqua tiepida (versarla poco a poco, mentre si impasta, per essere sicuri che sia la giusta quantità), sale.

Farla riposare una decina di minuti sotto una pentola calda.

Stenderla molto sottilmente, come una pasta da strudel.

Ritagliarvi dei dischi di 10cm di diametro.

Fate dei ravioli deponendo un disco di pasta sulla mano sinistra, quindi mettetevi una noce abbondante di ripieno; poi sigillate i bordi facendo delle pinces in questo modo: la parte sottostante del bordo, quella che poggia sulla mano, va lasciata liscia, quella verso di voi va pieghettata e premuta sulla sottostante. In questo modo i ravioli tenderanno ad avere le estremità che si incurvano verso di voi. Aggiustate la forma accentuando questa tendenza a fare mezzaluna.

Appoggiate i ravioli sul lato opposto alla chiusura, e assestateli in modo che si "seggano" dentro una padella, il cui fondo avrete unto pennellandola con olio di sesamo, con la cresta in alto e disposti a spirale, curva contro curva.

Metteteli sul fuoco e fate andare la fiamma fino a quando non li sentirete sfrigolare; potete anche tirane su uno delicatamente, per un orecchio, per verificare che abbiano il fondo ben dorato.

A questo punto mettete dell'acqua che gli arrivi ai fianchi, e fate ancora cuocere, coprendo con un coperchio, fino a che l'acqua non è tutta assorbita e i ravioli fumanti e cotti. Ci vorranno pochi minuti, circa cinque.

Rovesciateli nel piatto di portata come si fa con una frittata.

Serviteli di corsa con la salsa.




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10 commenti:

Roberta Cobrizo ha detto...

gyozitudine conclamata, oramai...
;-)
contagiosissima, temo!

Unknown ha detto...

Li ho fatti anche io, 'sti gyoza, un paio di volte con i dischetti dello spacciatore di prodotti asiatici. però li ho cotti prima nell'acqua e poi con l'olio.
Sbagliato??

fra ha detto...

Ahhh i gyoza!! Io li adoro! L'ultima volta che li ho preparati è stato un mesetto fa e anche io ho fatto la pasta da sola perchè da me quella pronta non si trova. L'ho stesa più sottile delle altre volte (con l'aiuto della mia nuova stendipasta!) e in effetti devo dire che la differenza si nota! Erano buonissimi!!

Alessandra ha detto...

Li adoro, il sushi non mi piace perchè non amo il pesce crudo, ma questi... sono tutta un'altra storia. Complimenti

artemisia comina ha detto...

perla, i prossimi pensavo a cavolo, funghi, cipollina fresca...

artemisia comina ha detto...

gentili Crisi di Nervi, ben arrivati :))
da quello che ho letto, si procede con soffritto prima, acqua poi.

artemisia comina ha detto...

fra, ho provato con l'imperia, ma non veniva bene, non saprei perché.

artemisia comina ha detto...

alessandra, questi sono più cinesi che giappo. da quel che ho capito, il giappone ci ha messo la cottura in due tempi.

Unknown ha detto...

grazie del benvenuto! proveremo il soffritto-bollito.
Però buoni, meglio dei lavioli vapole.
E l'olio di sesamo è magnifico.

erika ha detto...

interessante.... da provare!
credo il grosso sia stendere la pasta sottile, a velo.
ma potrei cercarla già fatta. ;-)

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