Di Isolina ovvero Brassica Illirica
Tegame per non dire tiella, che non oso, anche se, in effetti, il tutto è ispirato al piatto pugliese.
Le patate non sono state affettate, ma ridotte a nastro dal mio amato marchingegno che ormai, almeno mi sembra, sta diffondendosi anche da noi. Così tagliate le patate si cuociono meglio e più velocemente. Buonissimo, anzi godurioso. Con un difetto: i carciofi in superficie si sono un poco rinsecchiti. Avrei dovuto coprirli meglio di patate. Alla prossima volta.
Le patate le ho sbucciate messe a mollo in acqua fredda, mentre procedevo all'accurata pulizia dei carciofi, tagliati poi in 8 spicchi e messi a loro volta in ammollo in acqua acidulata.
Quindi ho preparato un abbondante finissimo trito di aglio e prezzemolo, che ho diviso in due; ciascuna metà è andata in una ciotola con sale, pepe nero e olio d'oliva abbondante.
Ho grattato abbonante quantità di pecorino semistagionato.
Ho ridotto in nastri le patate, mettendole man mano in acqua, poi le ho trasferite nella ciotola. Ho girato ben bene per far prendere il condimento.
Stessa procedura per i carciofi a spicchi.
Nel tegame da forno ho steso un leggero strato di patate condite, poi di carciofi, poi ho spolverato con pangrattato e pecorino. Ho proseguito con altro strato di patate, di carciofi, di pecorino e pangrattato, finendo con un leggero strato di patate spolverate di pangrattato e di qualche fettina di pecorino.
Sul tutto un altro bel giro di olio d'oliva.
In forno a 170° per circa un'ora.
Di Artemisia.
Munster al cumino. Badate bene che qui per cumino si intende carvi, o cumino dei prati; il cumino vero e proprio ha un sapore molto più rilevato. Ma spesso le due spezie vengono confuse, e il carvi viene sovente chiamato cumino. La prima volta che ho fatto quest’accidenti di piatto, del resto ottimo e meritevole di tigna, ho stupidamente seguito la ricetta, francese, non ricordo più presa dove. Diceva di allestire il tutto sopra un disco di pasta sfoglia, e l’ho fatto. Venne una mappazza. La versione attuale, senza sfoglia, è buona, ma sento che può migliorare. Per questi travagli, la ricetta va in Officina riparazioni. Fatto anche per il menu di Marzo2019. Fiorella e Andrea. Ho dimenticato l'arancia! E forse lo strato di patate potrebbe essere cotto prima in buona parte e reso più spesso; la faccenda si prolunga. Rifatto a Marzo 2019. Schiaffando le patate, leggermete oliate, dentro una fascia d'acciaio e cuocendole fino a doratura prima; poi rimesse in forno con aggiunta di munster; poichè era senza cumino, l'ho aggiunto io, avendolo prima tostato in padella. In corner ricordo l'arancia.
Affettate molto sottilmente, con la mandolina, due belle patate pelate, che si prestino ad andare in forno.
Ungete leggermente di burro un piatto da forno senza bordi (quelli per la pizza) rotondo, di circa 30cm di diametro.
Disponetevi su una coltre sottile di fette di patata, prima sbollentate, leggermente accavallate.
Tagliate a fette sottili un paio d’etti di munster al cumino, disponetele sulle fette di patata senza sovrapporle.
Forno a 200° per 30’.
Quando il piatto esce dal forno, cospargetelo con la buccia grattugiata di un’arancia.
5 commenti:
che ricetta deliziosa, bravissima, devo cercare assolutamente questo meraviglioso formaggio con il cumino!!! Bacioni
chissà che buono quel formaggio! amo molto il carvi....che appunto come dici tu in montagna ed in germania chiamano cumino dei prati!
ste patate sarn deliziose!:)
ciao cara!
care terry e colomba, aggiungo che un bel formaggio molle (non acido) e sapido, con aggiunta di semi di cumino, può fare le veci dell'eventualmente introvabile francese.
il carum carvi di montagna, che cresce abbondante intorno agli alpeggi, e con cui si può fare un ottimo liquore!
ben tornata, esperta d'erbe!
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