domenica 18 febbraio 2007

Torta di pane e latte


I dolci con il pane raffermo, un classico della cucina di casa. La ricetta dettagliata e affidabile è quella di Polsonetta. Ne cito altre due, redatte nello stile approssimativo, vago, surreale della ricetta casalinga, per amore di letteratura. Quella di Paola, che ricorda un felice giorno al mare, con Paola che cucina e Artemisia che la segue registrando nel suo vivace volteggiare ciarliero. E' una versione caramellata del dolce. Partendo da una base fatta di pane bagnato nel latte caldo e qualche uovo, aggiungere, secondo gusto e dispensa: uva passa; cacao; zucchero; un profumo, ad esempio cannella. Mettere 4/5 cucchiaiate di zucchero, con un po' d'acqua, in un pentolino; caramellarlo e versarlo nella teglia precedentemente oliata, distribuendolo in modo uniforme. Farlo raffreddare (un paio di minuti) e versare l'impasto. Forno a 200° per mezz'h. Poi c'è il Budino di pane della TV, dal quaderno di Aida, che oggi ha più di novanta anni, e per cui la televisione fu novità assai tardiva.
Mollica di pane raffermo (casereccio), intrisa bene nel latte, spremuta, ridotta a poltiglia con una forchetta e sempre girando, unire dello zucchero; poi due rossi di uovo, poi uvetta e canditi a pezzetti (non troppi), buccia di limone grattugiata. Poi, con garbo, le due chiare di uovo montate a neve; quando è tutto bene amalgamato versare in una pirofila imburrata e mettere in forno a medio calore per circa tre quarti d'ora.

Torta di pane e latte di Polsonetta Aprutina


Si tratta di un dolce povero. Nella mia versione, di provenienza lombarda; adatto alle merende invernali.
Quale pane: vanno bene le rosette o le ciriole romane, il pane napoletano, il toscano (aggiungere un pizzico di sale), le ciabatte. Purché non scuro o eccessivamente crostoso.

Mettere 2 etti di pane bianco raffermo, non secco, spezzettato a piccoli pezzi in una ciotola, ricoprirlo con 1 etto di zucchero e versarvi sopra3/4 di latte intero bollente.

Mescolare in po', coprire e lasciar assorbire bene almeno per un'ora e mezzo.

Mescolare ancora, aggiungere 3 uova, 3 cucchiai colmi di cacao amaro in polvere, 2-3 etti di amaretti (a seconda di quanto piacciono).

Per rendere l'impasto uniforme si può usare il frullatore a immersione, ma solo fino a che non più della metà dell'impasto sarà cremosa: è infatti piacevole che rimangano pezzetti di pane non spappolati completamente.

Aggiungere un pugno di uvetta rinvenuta, un pugno di pinoli.

Versare il tutto in una teglia imburrata e cospargere la superficie con un altro pugno di pinoli. Lo spessore del dolce dovrà essere tra i due e i tre centimetri.

Cuocere 45' in forno a 200°. La torta deve risultare morbida.

E' buona sia calda che fredda.




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