martedì 7 maggio 2024

Vellutata di fave con polvere di sambar e pepe di Aleppo




Di Artemisia multiculturale, specie nell’urgenza.

In casa arrivarono stupende peonie, gialle, allarmanti nella loro esagerazione che di momento in momento cresceva, svolgendo sete su sete, pistilli su pistilli. Vellutata: essì, c’è una congiunzione Siria – Turchia – India del sud. Ho adottato, poiché mi sono buttata sullo scaffale delle spezie, spero con assennata creatività ma senza discrimine culturale, sambar, paprica piccante, pepe di Aleppo. Tale tuffo fu causato dal fallimento di una crema di fave. bakla ezmesi, fava. Turchia, venuta liquida per un eccesso d’acqua, presto mutata in vellutata con gli ospiti già sulla porta. La mia era così liquida che aggiunsi maizena, voi che la fate apposta e ne controllate la fluidità cremosa, non ne avrete bisogno. In caso di incidente ricordatevi di mettervi maizena, un cucchiaio o due a seconda del dramma, prima sciolta nel liquido. Tale vellutata recuperata venne assai apprezzata, perciò cerchiamo di rifarla. La polvere di sambar è un masala delicato, del Sud dell’India, che si adotta con piatti di legumi e verdure; può essere un mix di peperoncini rossi, curcuma, foglie di curry essiccati, semi di coriandolo, cumino, fieno greco, pepe nero, assafetida e vari legumi sbucciati, divisi in due e polverizzati: toovar dhal, channa dhal, urad dhal. Il pepe di Aleppo è siriano e molto usato in Turchia, uno sfogliato dolce peperoncino, poco piccante.

Mettere a bagno per almeno un'ora in acqua ghiacciata una cipolla rossa tagliata ad anelli sottili con la mandolina.

Mettere a bagno 500g di fave secche senza buccia per alcune ore.

Sgocciolarle, metterle in ampia pentola con due grosse cipolle pelate e spaccate in quattro, coprirle con acqua.

Accanto, una pentola con altra acqua calda pronta al rimbocco.

Farle cuocere a fuoco medio basso, schiumando, finché non sono morbide (un’ora e mezza, due).

Aggiungere abbondante sambar e più parca paprika piccante, tutto a piacere, ma senza pavidità, fate conto un cucchiaio colmo e due cucchiaini colmi.  

Frullarle con un ciuffo veramente abbondante di foglie di prezzemolo prima triturate (il rischio che restino altrimenti fogliose e avvolte alle lame è alto).

Salare.

Aggiungere il succo di un limone.

Versare la vellutata in una zuppiera grande (o ciotole, anche venti se piccine, altrimenti la metà).

Decorare con foglie di menta, anelli di cipolla, una spolverata di pepe di Aleppo.







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