giovedì 14 maggio 2020

Zuppa di coda di rospo n.2


Di Artemisia

Ho una rana pescatrice con tutta la testa: taglio quella (ecco la zuppa), taglio l'estremità della coda (diventa una Pasta alla rana pescatrice lardiata), resta il centro (sarà un arrosto: Rana pescatrice arrosto con camicia di pancetta). In AAA c'è già una Zuppetta di coda di rospo n.1, per il brodetto faccio riferimento a quella, aggiungo una conclusione di pomodorini in dadolata, di cipollotto in fini rondelle e di forse eccentriche foglie di melissa, che si rivelano un aroma che ci sta benissimo; indispensabile poi il meraviglioso pepe selvaggio del Madagascar. Mangiamo la zuppa sul terrazzo mentre ci guardano le nuove rose.

Fare dei Crostini di pane fritti

Fondere una noce di burro in una padella antiaderente.

Fuori dal fuoco versatevi dei dadini di pane ricavati da pane casereccio con tutta la crosta (una grande fetta).

Girateli più volte in modo che si rivestano di burro.

Mettete di nuovo la padella sulla fiamma al minimo e rivoltate continuamente i crostini farli dorare. Teneteli lì.

Brodetto 

la testa della rana, uno spicchio d'aglio, qualche pomodorino, del peperoncino, prezzemolo tritato, vino bianco, foglia d'alloro, 1 litro d'acqua, sale. 20' a sobbollire.

Cavar via la testa, togliere le polpe, tenerle da parte.

Filtrare il brodetto, ributtarvi le polpe.

Aggiungervi un cipollotto o due a rondelle fini, una dadolata di pomodorini (una tazza da tè), un ciuffetto di foglie di prezzemolo tritate.

Far andare 5'.

Versare nelle scodelle.

Aggiungere delle foglie di melissa.

Aggiungere i crostini.

Farvi un abbondante giro di pepe selvaggio del Madagascar.










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